24 Novembre 2025 - 16:30:34

di Martina Colabianchi

Simbolicamente a ridosso del 25 novembre, è stato attivato lo Sportello interuniversitario per la prevenzione e il contrasto della violenza basata sul genere e sull’orientamento sessuale, nato grazie a un lavoro di coordinamento tra l’Università degli Studi dell’Aquila e il Gran Sasso Science Institute per intensificare l’impegno sul fronte della tutela di chi studia e lavora presso i due atenei.

Lo sportello mira a prevenire e trattare adeguatamente tutti i casi di violenza basata sul genere che avvengono sia al di fuori dei locali degli atenei, sia all’interno del contesto universitario, ivi incluse forme di linguaggio d’odio e pratiche discriminatorie legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale. Sarà gestito dalle operatrici anti-violenza della Casa delle donne nella Marsica della Cooperativa Sociale “Be Free”, individuata e selezionata tramite un avviso pubblico.

Ad illustrare i dettagli sono stati il rettore dell’Università dell’Aquila Fabio Graziosi, la rettrice del GSSI Paola Inverardi e la psicologa Daniela Senese, responsabile della Casa delle Donne della Marsica per la Cooperativa Sociale Be Free e coordinatrice dello sportello.

Lo sportello funzionerà due giorni a settimana: il giovedì dalle 15:30 alle 18:30 nel polo UnivAQ di Coppito (stanza 0.17 dell’Unità di Crisi/Medialab, alle spalle dell’edificio Alan Turing) e il venerdì dalle 11:00 alle 14:00 nella sala S1-G1 dell’edificio Mariani del GSSI (piano -1, sala medica).

Le operatrici interverranno mediante l’attivazione di percorsi personalizzati, che terranno conto delle esigenze delle vittime, offrendo una valutazione del rischio calibrata sulla loro storia e sui loro vissuti, e tenendo conto di eventuali forme multiple di violenza e discriminazione basate sulla combinazione tra genere ed altri fattori differenziali quali età, abilità, etnia, background socioeconomico, etc.

Ci sarà la possibilità di mettersi in contatto con lo sportello anche telefonicamente o per email (i contatti sono in calce al comunicato stampa).

Lo sportello collaborerà anche con i Comitati Unici di Garanzia delle università per progettare e implementare percorsi di formazione e sensibilizzazione su violenza di genere, cultura del consenso, e contrasto al linguaggio d’odio.

Il servizio è gratuito, anonimo, senza nessun obbligo di denuncia, ed è offerto sia in lingua italiana che in lingua inglese.

I colloqui (telefonici e/o in presenza) sono finalizzati ad analizzare bisogni e domanda, valutare motivazioni e rischi, informare su diritti e procedure ed orientare ai servizi attivi sul territorio e presso le università (Centri Anti-Violenza; Consigliere di Fiducia).

«Questo sportello ha origine dal rettorato del prof. Alesse, che lo ha voluto con grande forza. Oggi trova finalmente compimento – afferma il rettore UnivAQ Fabio Graziosi -. È molto importante che l’università si attivi su questi temi, perché, anche se esistono tante realtà che già operano sul territorio nell’ambito del contrasto alla violenza di genere, quello universitario è un contesto particolare, attraversato anche da tanti studenti e studentesse stranieri e dunque abbiamo necessità di presidiarlo con azioni specifiche. Questa iniziativa va ad aggiungersi alle tante già messe in campo dall’ateneo sui temi della parità di genere, del contrasto alla violenza e agli stereotipi di genere, dal Comitato unico di garanzia alla Consigliera di fiducia, dalle carriere alias al Pinkamp. Il nostro è un approccio orientato alla prevenzione, dobbiamo essere in grado di accogliere tempestivamente richieste di intervento qualora ci siano episodi di violenza conclamata».

«Sappiamo bene che ci sono le criticità a livello nazionale che a tratti assumono una forma emergenziale, ma per noi lo Sportello deve essere soprattutto uno strumento di prevenzione e di formazione proattivo, e sarà anche l’occasione per discutere di questi temi in modo franco, un luogo per ribadire l’importanza del rispetto della libertà altrui – dichiara la rettrice del GSSI Paola Inverardi -. Inoltre, per noi del GSSI lo Sportello assume un’importanza ancora più significativa: con oltre il 43 per cento degli studenti internazionali, provenienti da culture e sensibilità sulle differenze e violenze di genere molto diverse, rappresentiamo una realtà complessa, ecco quindi che lo Sportello assume una importanza fondamentale».

«Uno sportello antiviolenza dentro gli spazi universitari – afferma Daniela Senese della cooperativa BeFree – non è semplicemente un ufficio, un servizio accessorio o un progetto in più da aggiungere all’offerta didattica e sociale. È, al contrario, un punto fermo per la libertà e la dignità di ogni persona che vive e lavora all’interno di queste prestigiose istituzioni accademiche. L’apertura di uno spazio di questo tipo in un contesto di alta formazione e di ricerca come l’Università e il GSSI è un atto politico, etico e culturale di elevatissimo significato. Questi non sono solo luoghi di sapere professionale; sono, per loro natura, luoghi in cui nasce l’avanzamento civico, in cui si forma e si trasforma la nostra cultura, si stimola l’indagine critica e il progresso».