01 Dicembre 2025 - 10:06:01

di Martina Colabianchi

La provincia dell’Aquila è 69°, su 107, nella classifica sulla qualità della vita nelle province italiane pubblicata, come ogni anno, dal Sole 24 Ore.

La provincia ha perso due punti rispetto allo scorso anno, quando aveva occupato la 67° posizione, comunque ben lontana dalla sua migliore performance ottenuta nel 1990, quando si trovava al 32° posto.

Meglio le altre tre province abruzzesi: la più alta in classifica è Pescara, al 40° posto, seguita da Chieti (62°) e Teramo (68°).

Anche quest’anno, l’indagine prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori): ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza e cultura e tempo libero.

Per quanto riguarda i dati dell’Aquila, la provincia guadagna rispetto allo scorso anno ben 22 punti nell’indicatore cultura e tempo libero, dove sono soprattutto le organizzazioni no profit e la qualità del clima a spingerla in alto in classifica. Guadagna anche 11 posizioni su ricchezza e consumi. Male, invece, l’indicatore giustizia e sicurezza dove la provincia perde ben 64 posizioni, risultando addirittura ultima nel ranking per capacità di riscossione dei Comuni. Incidono sulla pessima posizione in classifica anche la mortalità stradale in ambito extraurbano e l’indice di rotazione delle cause. Bene demografia e società, dove L’Aquila guadagna 10 posizioni. Spicca un buon livello di istruzione della popolazione.

Un ottimo balzo in avanti rispetto all’anno scorso lo ha fatto registrare Pescara, passata dalla 55° alla 40° posizione in classifica. La provincia adriatica è, come nel 2024, avvantaggiata dall’ottima posizione (7°) nella cultura e tempo libero, ma cresce anche nell’indicatore della ricchezza e dei consumi (+15) e demografia e società (+20). Perde, invece, 8 posizioni in affari e lavoro e ben 20 posizioni nell’indicatore giustizia e sicurezza.

Buona anche la posizione di Chieti, che guadagna 8 posizioni rispetto allo scorso anno, conquistando il 62° posto nel ranking. A spingerla in su, sicuramente l’indicatore ambiente e servizi, dove ha guadagnato ben 22 posizioni, e demografia è società (+24). Chieti si conferma ben salda tra i primi posti in classifica nell’indicatore giustizia e sicurezza, guadagnando 7 posizioni e collocandosi al 17° posto. Nel 2023, era suo il primato tra le province italiane.

La provincia di Teramo, infine, si colloca al 68° posto, poco al di sopra dell’Aquila, ma perde decisamente di più: ben 11 posizioni in meno rispetto al 2024. A danneggiarla sono soprattutto l’indicatore ambiente e servizi, dove ha perso 36 posizioni collocandosi al 73° posto, e affari e lavoro dove ne perde 12 collocandosi all’88°. Bene cultura e tempo libero, dove guadagna 7 punti.

È Trento la provincia dove si vive meglio in Italia.

Nella top ten trionfa il Nord con Bologna quarta e Milano ottava, ma anche con province di piccola taglia come Bergamo (quinta, vincitrice nel 2024), Treviso (sesta, con il record di posizioni risalite: +18), Verona (settima ), Padova (nona, che ritorna tra le prime 10 dopo 30 anni di assenza) e Parma (decima ). In generale risalgono le grandi città metropolitane: solo due su 14, Bari e Catania, calano di posizione rispetto all’indagine dell’anno scorso, Roma guadagna 13 posizioni rispetto all’edizione 2024 arrivando 46°. Genova sale di 11 gradini arrivando al 43° posto, Torino sale di una posizione (57ª). Firenze è stabile al 36° posto.

La competitività di questi territori sul piano degli affari e del lavoro, ma anche l’attrattività su quello degli studi e dell’offerta culturale, contribuiscono dunque a mitigare la presenza di disuguaglianze accentuate che rende queste aree più esposte alla polarizzazione interna.

Il Sud rimane in coda con Cagliari al 39° posto prima provincia meridionale per piazzamento ( sale di cinque posizioni) e Reggio Calabria ultima classificata, ultima per il secondo anno consecutivo. Bari è 67° (in calo di due posizioni), Messina 91°, Catania 96°, in calo di 13 posizioni), Palermo 97° e Napoli 104°.