04 Dicembre 2025 - 09:30:38
di Tommaso Cotellessa
Un vasto blitz contro il traffico illecito di farmaci dopanti ha coinvolto anche l’Abruzzo.
Tra le oltre 60 perquisizioni disposte dalla Procura di Savona ed eseguite dai Carabinieri del NAS di Torino e Genova, infatti, figurano anche interventi nelle province di Teramo e Pescara, segno di come il fenomeno abbia ramificazioni ben radicate anche sul territorio regionale.
L’operazione, che interessa 40 province italiane, punta a smantellare una rete che – secondo le prime ricostruzioni – ruoterebbe attorno al mondo del bodybuilding e della cultura fisica. I destinatari dei provvedimenti sarebbero infatti soggetti che gravitano in ambienti sportivi dove l’uso di sostanze dopanti rappresenta ancora una piaga difficile da estirpare.
Alle attività di polizia giudiziaria ha partecipato anche il personale della sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antisofisticazione Monetaria, impegnato a intercettare transazioni e canali di pagamento non tracciabili.
Le perquisizioni in Abruzzo hanno avuto come obiettivo il sequestro di farmaci dopanti e materiale utile a ricostruire i presunti traffici: compresse, fiale, anabolizzanti e prodotti spesso provenienti da mercati paralleli o dall’estero.
Il blitz odierno testimonia quanto il problema del doping non sia confinato solo ai grandi centri urbani o alle regioni più popolose. Anche in Abruzzo, e in particolare nelle province di Teramo e Pescara, il fenomeno appare tutt’altro che marginale.
Si tratta di un campanello d’allarme che coinvolge sia il mondo sportivo sia quello sanitario, chiamati a rafforzare le attività di prevenzione e sensibilizzazione.
L’indagine, ancora in corso, potrebbe portare nelle prossime settimane ad altri sviluppi e — soprattutto — a chiarire il ruolo delle diverse aree territoriali all’interno della rete di smercio.
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