Asl1, Fesica: "Cgil parla tardi e non dice tutto sui problemi dei lavoratori"
04 Dicembre 2025 - 09:38:25
LAVORATORI”
“L’intervento della Cgil sull’appalto dei servizi di vigilanza e
portierato della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila arriva in ritardo e
senza affrontare le questioni fondamentali”.
Lo afferma Marcello Vivarelli, segretario regionale di Fesica Confsal
Abruzzo, riferendosi alla nota diffusa ieri, martedì 3 dicembre, da
Daniele Frasca e Federico Di Rocco, che hanno denunciato alcune
penalizzazioni dei lavoratori dopo il subentro di Italpol.
“Da mesi lavoriamo su criticità che la Cgil continua a ignorare. La più
evidente è la disparità di trattamento tra L’Aquila e le sedi di
Avezzano e Sulmona, dove il numero di addetti è molto più alto, come se
si trattasse di strutture metropolitane. All’Aquila, invece, l’organico
è ridotto all’osso. È un’anomalia gravissima che pesa sui lavoratori e
sul servizio”, spiega Vivarelli.
Il segretario regionale evidenzia poi la questione salariale: “Nel
raggruppamento di imprese che gestisce il servizio, Clean Service
continua a rispettare il contratto precedente e paga circa 9 euro l’ora.
Italpol, invece, si ferma intorno ai 7 euro. Una differenza del genere è
inaccettabile: servono interventi immediati per far rispettare le regole
e tutelare chi lavora. Basta giocare sulla pelle dei lavoratori”.
Vivarelli chiarisce anche le dinamiche sindacali: “Ho avuto
interlocuzioni con la Uil su questa vicenda, ma, come spesso accade su
temi così delicati, la Triplice finisce per ricompattarsi e andare
avanti da sola, ignorando chi segue il problema sul territorio giorno
per giorno”.
Per Fesica Confsal, la situazione richiede verifiche puntuali: “Su
disparità, salari e gestione dell’appalto serve trasparenza. Ci
riserviamo di adire il giudice del lavoro e, se necessario, la Corte dei
conti, affinché vengano accertate responsabilità e omissioni”, aggiunge
il sindacalista.
“Il nostro impegno è semplice e diretto: difendere i lavoratori
penalizzati e ristabilire equità in tutte le sedi della Asl 1″, conclude
Vivarelli.
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