05 Dicembre 2025 - 09:27:44

di Redazione

L’Ance Abruzzo lancia l’allarme sui pesanti ritardi nei pagamenti dei ristori per il caro materiali e la mancanza di stanziamenti da parte del Governo per coprire il fabbisogno di tutto il 2025 e per il 2026.

Nella regione Abruzzo, secondo i dati raccolti dalla Banca dati delle Casse edili CNCE_Edilconnect, ci sono circa 632 cantieri attualmente in corso, per 1.365 milioni di euro, che non hanno la possibilità di aderire al meccanismo dell’adeguamento prezzi e, quindi, rischiano di subire rallentamenti o interruzioni dell’attività.

Di questi, 192 cantieri attivi, per un valore di circa 578 milioni di euro, sono legati a progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

«Il fenomeno del caro materiali non può considerarsi superato: i costi di esecuzione delle opere pubbliche rimangono significativamente più alti rispetto a quelli previsti nei prezzari vigenti al momento delle gare – afferma il presidente dell’Ance Abruzzo, Enrico Ricci secondo i dati Istat, i prezzi di realizzazione delle opere nel 2025 sono aumentati rispetto alle previsioni di gara, trainati dai rincari dei principali materiali da costruzione, che rimangono su livelli molto elevati rispetto al periodo pre-Covid».

Per il presidente Ricci «se non saranno stanziate risorse adeguate e se non ci sarà la proroga della misura al 2026 diventerà impossibile garantire la continuità dei lavori. Le imprese stanno già sostenendo anticipazioni finanziarie molto rilevanti, non più sopportabili a lungo, con il rischio concreto di una paralisi della filiera abruzzese e di gravi ripercussioni sugli obiettivi del Pnrr e sulle opere in corso di realizzazione. Sappiamo che Governo e Parlamento stanno ponendo l’attenzione su questo tema, nell’ambito della discussione della Finanziaria – conclude Ricci – e siamo fiduciosi che nell’iter di approvazione della legge di bilancio possano essere trovate le soluzioni più efficaci per scongiurare il blocco dei cantieri e non penalizzare la crescita dell’intera filiera edile regionale».