09 Dicembre 2025 - 09:35:40
di Martina Colabianchi
Uil Fpl Abruzzo torna sulla riduzione dei fondi destinati al trattamento accessorio nel comparto sanità, strumento essenziale per la flessibilità retributiva e la valorizzazione professionale all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.
«Chiediamo alla Regione Abruzzo un incontro urgente per discutere definitivamente di questo problema e arrivare ad una soluzione – spiega il segretario regionale Uil Fpl, Antonio Ginnetti – altrimenti saremo pronti ad azioni anche eclatanti».
La finalità dell’istituto, disciplinato dalla legge statale e legato al Decreto Calabria, era quello di compensare specifiche condizioni di lavoro, quali turni e reperibilità, incrementare l’impegno del personale in reparti particolari e raggiungere obiettivi definiti da accordi collettivi nazionali e integrativi aziendali.
Il sindacato aveva già sollevato la questione in occasione della decisione del dipartimento regionale della Sanità di revocare in blocco gli aumenti dei fondi destinati al trattamento accessorio. Al centro del dibattito la riduzione di quasi 11.000.000 di euro per le quattro aziende ospedaliere regionali dei fondi destinati al salario accessorio del personale sanitario abruzzese.
«È arrivato il momento di risolvere una questione che danneggia il comparto sanità, su cui gravano già tante problematiche – conclude Ginnetti –. Non si possono risanare i conti della sanità pubblica abruzzese andando a toccare gli stipendi degli operatori sanitari, questo è inaccettabile. A farne le spese ci sono da un lato gli operatori sanitari che si vedono doppiamente danneggiati dalle manovre poste in essere dalla Regione, che aumenta la tassazione Irpef per la maggior parte del personale sanitario e riduce pesantemente le somme destinate al trattamento accessorio. Dall’altro c’è l’intera collettività abruzzese che vedrà ancora di più deteriorarsi i tempi di attesa e la qualità delle prestazioni sanitarie dovute».
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