11 Dicembre 2025 - 16:06:53

di Vanni Biordi

La formazione continua non è più un’opzione, ma una necessità strutturale per imprese e lavoratori chiamati a muoversi in un contesto economico segnato da trasformazioni rapide, profonde e spesso imprevedibili. È il messaggio emerso dall’iniziativa promossa da Fondimpresa Abruzzo, dal titolo “La sfida culturale della formazione continua. Saper apprendere in un mondo che cambia”, ospitata a Palazzo Notar Nanni, nel cuore del capoluogo abruzzese.

L’incontro ha voluto stimolare una riflessione collettiva sul valore strategico dell’apprendimento permanente come leva di competitività e crescita, non solo per le aziende ma per l’intero sistema produttivo regionale. Una sfida culturale, prima ancora che organizzativa, che richiede la capacità di aggiornare competenze, metodi e visioni in un tempo in cui la “velocità” del cambiamento ridisegna ruoli, processi e modelli di lavoro.

Particolare attenzione è stata dedicata alla formazione finanziata da Fondimpresa, strumento che negli anni ha sostenuto migliaia di imprese italiane nel percorso di innovazione e adattamento. Nel corso dell’iniziativa sono state illustrate le linee programmatiche 2026, che definiranno la strategia con cui il Fondo intende accompagnare le aziende nella transizione digitale, tecnologica e organizzativa. Un percorso che punta a rafforzare la qualità dei piani formativi, a valorizzare la collaborazione tra imprese e a promuovere modelli di apprendimento più flessibili, personalizzati e orientati ai risultati.

Il cuore della giornata è stato il tavolo che ha riunito rappresentanti istituzionali, economici e sociali, insieme alle testimonianze di alcune aziende aderenti. Un confronto serrato sui nuovi paradigmi dell’apprendimento, in cui è emersa la necessità di superare l’idea della formazione come adempimento formale per abbracciare un approccio più dinamico, capace di anticipare i bisogni e di trasformare la conoscenza in valore.

Le imprese presenti hanno raccontato esperienze concrete di riqualificazione del personale, introduzione di nuove tecnologie e riorganizzazione dei processi produttivi. Tutti elementi che, senza un investimento costante nelle competenze, rischiano di rimanere incompiuti. Le istituzioni, dal canto loro, hanno sottolineato l’importanza di un ecosistema territoriale che favorisca la collaborazione tra attori diversi, mettendo al centro la persona e il suo percorso professionale.

In un Abruzzo che guarda con attenzione alle sfide della transizione industriale e dell’innovazione, la formazione continua si conferma un pilastro imprescindibile. Non solo per rispondere alle esigenze del presente, ma per costruire una visione condivisa del futuro. Una visione in cui saper apprendere diventa la competenza chiave per affrontare un mondo che cambia, e che chiede a tutti — imprese, lavoratori, istituzioni — di muoversi con rapidità, consapevolezza e responsabilità.