27 Settembre 2023 - 10:42:51
di Tommaso Cotellessa
Prossime strategie vaccinali da intraprendere all’interno della ‘cornice’ tracciata dal piano nazionale di prevenzione: ruoterà attorno a questo tema il convegno in programma sabato prossimo, 30 settembre, all’Aquila, all’Auditorium Ance. I lavori, organizzati di concerto da Asl 1 Abruzzo e Università di L’Aquila, hanno per titolo: “Strategie vaccinali per l’autunno alla luce del nuovo piano nazionale prevenzione 2023-2025”.
Un congresso che si inserisce nell’articolata filiera della prevenzione.
Il convegno, che inizierà alle ore 9.00, ha come responsabili scientifici la prof.ssa Leila Fabiani, direttore della scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell’Ateneo aquilano e i dirigenti medici Daniela Franchi e Mariachiara Pasanisi del servizio Igiene ed epidemiologia e sanità pubblica della Asl, diretto dal dott. Enrico Giansante.
L’autunno è la stagione della ripresa a pieno ritmo di tutte le attività, comprese quelle vaccinali ed è per questo che si è scelto di tenere il convegno nei prossimi giorni.
Durante i lavori si dibatterà delle linee operative da seguire sui diversi tipi di vaccinazioni tra cui quella su covid (alla luce delle più recenti evidenze scientifiche), influenza stagionale e altre vaccinazioni che, pur non avendo caratteristica di stagionalità, trovano la massima adesione nel periodo autunno-inverno. E’ il caso della vaccinazione anti pneumococcica, già decollata negli anni passati, e della vaccinazione anti Herpes Zoster per la quale, grazie ad un nuovo vaccino, verrà potenziata l’offerta attiva rivolta ad ulteriori fasce di popolazione a rischio. Richiede maggiore attenzione anche la vaccinazione contro il Papilloma virus, che maggiormente ha risentito del calo delle coperture vaccinali, registrato nel periodo pandemico, tanto negli adolescenti quanto nelle fasce adulte della popolazione, come previsto nel nuovo piano nazionale.
Il congresso vuole rispondere inoltre agli obiettivi strategici del nuovo piano nazionale di prevenzione, tra i quali il miglioramento delle coperture vaccinali e l’adesione consapevole nella popolazione, in generale e in specifici gruppi a rischio, attraverso il potenziamento della comunicazione su vaccini e malattie infettive, consolidando le buone pratiche multidisciplinari tra gli operatori sanitari a vario titolo coinvolti.