Iannarelli sulla decisione di ospitare presso Palazzo de Nardis la presentazione del comitato “Remigrazione e Riconquista”
22 Dicembre 2025 - 17:36:39
La decisione di ospitare presso Palazzo de Nardis la presentazione del
comitato “Remigrazione e Riconquista”, iniziativa promossa da esponenti
dell’estrema destra e portatrice di un linguaggio politico che contrasta
con i valori costituzionali di uguaglianza, solidarietà e antifascismo,
solleva interrogativi che riteniamo doveroso porre pubblicamente.
Chiediamo alla famiglia de Nardis come mai una dimora storica di tale
rilevanza culturale venga messa a disposizione per eventi che richiamano
ideologie respinte dalla nostra storia democratica. È una scelta che non
può essere considerata neutra, soprattutto in un contesto cittadino che
ha sempre difeso con forza i valori dell’antifascismo e dell’inclusione.
Lo chiediamo a Domenico De Nardis, dirigente del Comune dell’Aquila, che
ricordiamo essere stato sospeso per quattro mesi dall’Ordine degli
Avvocati per vicende legate alla sua figura professionale, in
particolare per questioni di incompatibilità che hanno ostacolato per
anni la nomina del Comandante dei Vigili Urbani, con ricorsi al
Consiglio di Stato che hanno confermato l’incompatibilità, creando una
paralisi nel settore della sicurezza urbana aquilana. Riteniamo inoltre
necessario interrogare la stessa famiglia de Nardis sul ruolo che svolge
all’interno del sistema culturale nazionale. Ruoli apicali all’interno
dell’associazione “dimore storiche italiane”, che si intrecciano con il
coinvolgimento nei percorsi legati a L’Aquila Capitale Italiana della
Cultura 2026. Alla luce di ciò, chiediamo: quale idea di cultura si
intende promuovere? Quale visione si vuole rappresentare attraverso
ruoli così significativi nel panorama culturale italiano? E come si
concilia tutto questo con la scelta di ospitare iniziative che
alimentano divisione e discriminazione? La cultura è responsabilità, non
vetrina. È un impegno verso la comunità, non un terreno neutro su cui
far convivere tutto e il contrario di tutto. L’Aquila merita luoghi e
istituzioni che rafforzino coesione, diritti e partecipazione, non che
diventino palcoscenici per il ritorno di ideologie che la nostra città
ha già respinto con fermezza. Sinistra Italiana L’Aquila continuerà a
vigilare affinché i luoghi simbolici della nostra città non vengano
utilizzati per legittimare narrazioni che minano i principi fondamentali
della convivenza democratica.
Pierluigi Iannarelli
Segretario Sinistra Italiana L’Aquila
comitato “Remigrazione e Riconquista”, iniziativa promossa da esponenti
dell’estrema destra e portatrice di un linguaggio politico che contrasta
con i valori costituzionali di uguaglianza, solidarietà e antifascismo,
solleva interrogativi che riteniamo doveroso porre pubblicamente.
Chiediamo alla famiglia de Nardis come mai una dimora storica di tale
rilevanza culturale venga messa a disposizione per eventi che richiamano
ideologie respinte dalla nostra storia democratica. È una scelta che non
può essere considerata neutra, soprattutto in un contesto cittadino che
ha sempre difeso con forza i valori dell’antifascismo e dell’inclusione.
Lo chiediamo a Domenico De Nardis, dirigente del Comune dell’Aquila, che
ricordiamo essere stato sospeso per quattro mesi dall’Ordine degli
Avvocati per vicende legate alla sua figura professionale, in
particolare per questioni di incompatibilità che hanno ostacolato per
anni la nomina del Comandante dei Vigili Urbani, con ricorsi al
Consiglio di Stato che hanno confermato l’incompatibilità, creando una
paralisi nel settore della sicurezza urbana aquilana. Riteniamo inoltre
necessario interrogare la stessa famiglia de Nardis sul ruolo che svolge
all’interno del sistema culturale nazionale. Ruoli apicali all’interno
dell’associazione “dimore storiche italiane”, che si intrecciano con il
coinvolgimento nei percorsi legati a L’Aquila Capitale Italiana della
Cultura 2026. Alla luce di ciò, chiediamo: quale idea di cultura si
intende promuovere? Quale visione si vuole rappresentare attraverso
ruoli così significativi nel panorama culturale italiano? E come si
concilia tutto questo con la scelta di ospitare iniziative che
alimentano divisione e discriminazione? La cultura è responsabilità, non
vetrina. È un impegno verso la comunità, non un terreno neutro su cui
far convivere tutto e il contrario di tutto. L’Aquila merita luoghi e
istituzioni che rafforzino coesione, diritti e partecipazione, non che
diventino palcoscenici per il ritorno di ideologie che la nostra città
ha già respinto con fermezza. Sinistra Italiana L’Aquila continuerà a
vigilare affinché i luoghi simbolici della nostra città non vengano
utilizzati per legittimare narrazioni che minano i principi fondamentali
della convivenza democratica.
Pierluigi Iannarelli
Segretario Sinistra Italiana L’Aquila
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