L’Aquila: Francesco Saverio de Nardis replica a Sinistra Italiana L’Aquila

24 Dicembre 2025 - 09:07:16

Spettabile redazione,

con questa lettera si vuole rispondere al comunicato a firma
“Pierluigi Iannarelli”, da Voi pubblicato, che chiama in causa la
famiglia de Nardis.

Si accoglie con vivo interesse il comunicato di Sinistra Italiana
L’Aquila, che ringraziamo per l’attenzione – davvero premurosa –
riservata al Palazzo e alla famiglia de Nardis, nonché alle attività e
funzioni di alcuni dei suoi componenti.

Ricordiamo, con la dovuta serenità, che Palazzo de Nardis, con le sue
pertinenze, è una dimora privata. In quanto tale, la proprietà ritiene
di poter decidere autonomamente quali iniziative ospitare, nel pieno
rispetto della legge, senza la necessità di ricercare presso terzi
autorizzazioni morali o approvazioni. È un principio semplice, che è
scolpito nella Costituzione – artt. 13, 17, 21, 42 – e che crediamo
comprensibile per chiunque.

La nostra idea di cultura non coincide con la selezione preventiva
delle opinioni ammesse, né con la trasformazione dei luoghi culturali
in spazi ideologicamente certificati. Al contrario, riteniamo che
l’apertura al confronto – anche, eventualmente, con posizioni che
non si condividono– sia, tra persone aperte e tolleranti, un esercizio
proficuo e una dimostrazione di apertura mentale.

Prendiamo infine atto che l’impegno censorio di taluno non lo abbia
dissuaso dall’affastellare in maniera disordinata, ruoli associativi,
percorsi culturali e vicende personali di alcuni componenti della
famiglia – peraltro non coinvolti in alcun modo nell’organizzazione
della conferenza che viene contestata -; tale scelta retorica e
comunicativa rivela molto di chi l’adotta, e su cui non è il caso di
soffermarsi.

Possiamo assicurare che Palazzo de Nardis e le sue pertinenze
continueranno ad essere un luogo aperto, plurale e vivo.

E proprio perché sia così la famiglia vigilerà affinché ogni ospite
che varchi il suo portone possa sentirsi a suo agio ed esprimere le sue
visioni e idee, senza dover richiedere alcun attestato di
“agibilità” ideologica.

Con i migliori saluti.

Francesco Saverio de Nardis