31 Dicembre 2025 - 08:34:41
di Redazione
«Abbiamo dimostrato coesione d’intenti e capacità di definire un futuro certo per l’Abruzzo. Il centrodestra dimostra di essere una cosa sola: sostenuto dalle recenti iniziative parlamentari, e capace di autodeterminarsi grazie ad una copertura solida delle partite economiche più sensibili».
Lo affermano i capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Massimo Verrecchia (Fratelli d’Italia), Emiliano Di Matteo (Forza Italia), Vincenzo D’incecco (Lega), Marianna Scoccia (Noi Moderati), Luciano Marinucci (Marsilio Presidente), all’esito del voto favorevole sui progetti di legge, Bilancio di previsione 26-28 e Legge di Stabilità.
«La sanità tiene – aggiungono – Sulla salute dei cittadini abbiamo continuato ad investire. Oltre la maggiore quota del bilancio dedicata ai servizi sanitari, infatti, continuiamo a sostenere i malati oncologici, il trasporto disabili, il ripristino dei piccoli presidi sanitari, i caregiver. Il 2026 sarà l’anno della Cultura. A partire da L’Aquila Capitale della Cultura, cui la Regione tiene particolarmente, ristoriamo economicamente i nostri teatri, i premi e i festival dedicati ai nostri maggiori letterati e fisolofi: Croce, Silone, D’Annunzio, Flaiano, Mazzarino, per citarne alcuni. Puntiamo anche per quest’anno sulla “Notte dei Serpenti”, come evento che ha valicato la regione e divenuto nazionale. Senza dimenticarci degli eventi storico-culturali che raccontano l’Abruzzo e la sua storia: Perdonanza, Mastrogiurato, Giostra Cavalleresca».
«Sostegno all’agricoltura, con risarcimento per eventi atmosferici, ad esempio, e alla marineria – proseguono – E ancora lo sport: orgogliosamente promuoviamo la presenza del Napoli Calcio il regione, le grandi e piccole società sportive di valore, e una attenzione particolare a quelle manifestazioni che coniugano valore sportivo e solidarietà: pensiamo agli “Special Olympics”, “Race for the Cure” di Komen Italia e altri. Siamo orgogliosi di aver votato convintamente “si” al futuro dell’Abruzzo, con la certezza che il 2026 ci offrirà nuove possibilità per rimpolpare ulteriormente i nostri capitoli e sanare qualche piccolo sacrificio ad oggi necessario per salvaguardare i settori strategici e le vulnerabilità di persone e settori che, più di altri, necessitano attenzione prioritaria».
“Di fronte a centinaia di emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle, frutto di un’analisi puntuale e approfondita degli allegati di bilancio, la maggioranza di destra guidata da Marco Marsilio ha scelto di ricorrere alla cosiddetta ‘ghigliottina’, dichiarando con atto di Giunta una presunta urgenza tale da far decadere quasi tutte le proposte emendative, limitando il confronto democratico a soli cinque emendamenti per consigliere. Il dibattito democratico non è stato stroncato per garantire efficienza dei lavori, ma per impedire la discussione nel merito di un bilancio pieno di tagli, squilibri e contraddizioni, costruito per coprire il buco sanitario che la destra ha negato per anni. Con la democrazia in aula sono state decapitate anche tutte le nostre proposte per restituire dignità e risorse agli abruzzesi. Ricorrendo alla cosiddetta ‘ghigliottina’ su un documento importante come il bilancio finanziario della Regione Abruzzo, la maggioranza di destra in Consiglio regionale, ha dimostrato ancora una volta la sua fragilità e inconsistenza”.
Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri e Erika Alessandrini.
“Nonostante l’atto di forza della maggioranza, sono rimasti in discussione due proposte politiche fondamentali”, spiegano i consiglieri del M5S. “il maxi emendamento ‘Salva Abruzzo’, presentato dalle opposizioni unite come vera e propria manovra alternativa di riequilibrio del bilancio, e i 10 emendamenti del Movimento 5 Stelle sopravvissuti alla ghigliottina, tutti discussi e difesi in Aula dai consiglieri Alessandrini e Taglieri ma bocciati dalla maggioranza. Il maxi emendamento ‘Salva Abruzzo’ proponeva una rimodulazione complessiva delle priorità di spesa, rimettendo risorse su sanità indiretta, sociale, lavoro, trasporto pubblico, Comuni, agricoltura, ambiente e diritti, dimostrando che un’alternativa concreta alle scelte della Giunta esiste ed è praticabile. Soprattutto, restituiva al Consiglio regionale la capacità di programmare il futuro dell’Abruzzo che Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno dimostrato di non avere”.
“Accanto alla proposta unitaria delle opposizioni, il Movimento 5 Stelle ha portato in Aula emendamenti puntuali che raccontano, voce per voce, ciò che la maggioranza delle destre ha scelto di cancellare dal bilancio della Regione Abruzzo. Tra questi, il rifinanziamento con 300 mila euro della legge regionale a sostegno delle famiglie con malati oncologici, completamente azzerata nel bilancio 2026; lo stanziamento di 5 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi ATER, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’efficientamento energetico, a fronte di un bilancio che prevede zero euro per il diritto alla casa; le risorse per i centri antiviolenza, le case rifugio e il Reddito di Libertà, anch’essi azzerati; gli emendamenti per la Banca della Terra, per il dissesto idrogeologico, per il trasporto sociosanitario nei piccoli Comuni, per lo screening oncologico e per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici. Senza tralasciare liberi professionisti, artigiani e imprese per i quali è stato presentato un fondo microcredito per finanziare l’avvio e la crescita delle attività di impresa e professionali”.
ALESSANDRINI E TAGLIERI: «GHIOGLIOTTINA PER SILENZIARE CITTADINI E DECAPITARE SERVIZI»
«Di fronte a centinaia di emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle, frutto di un’analisi puntuale e approfondita degli allegati di bilancio, la maggioranza di destra guidata da Marco Marsilio ha scelto di ricorrere alla cosiddetta ‘ghigliottina’, dichiarando con atto di Giunta una presunta urgenza tale da far decadere quasi tutte le proposte emendative, limitando il confronto democratico a soli cinque emendamenti per consigliere. Il dibattito democratico non è stato stroncato per garantire efficienza dei lavori, ma per impedire la discussione nel merito di un bilancio pieno di tagli, squilibri e contraddizioni, costruito per coprire il buco sanitario che la destra ha negato per anni. Con la democrazia in aula sono state decapitate anche tutte le nostre proposte per restituire dignità e risorse agli abruzzesi. Ricorrendo alla cosiddetta ‘ghigliottina’ su un documento importante come il bilancio finanziario della Regione Abruzzo, la maggioranza di destra in Consiglio regionale, ha dimostrato ancora una volta la sua fragilità e inconsistenza»
Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri e Erika Alessandrini.
«Nonostante l’atto di forza della maggioranza, sono rimasti in discussione due proposte politiche fondamentali – spiegano i consiglieri del M5S – il maxi emendamento ‘Salva Abruzzo’, presentato dalle opposizioni unite come vera e propria manovra alternativa di riequilibrio del bilancio, e i 10 emendamenti del Movimento 5 Stelle sopravvissuti alla ghigliottina, tutti discussi e difesi in Aula dai consiglieri Alessandrini e Taglieri ma bocciati dalla maggioranza. Il maxi emendamento ‘Salva Abruzzo’ proponeva una rimodulazione complessiva delle priorità di spesa, rimettendo risorse su sanità indiretta, sociale, lavoro, trasporto pubblico, Comuni, agricoltura, ambiente e diritti, dimostrando che un’alternativa concreta alle scelte della Giunta esiste ed è praticabile. Soprattutto, restituiva al Consiglio regionale la capacità di programmare il futuro dell’Abruzzo che Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno dimostrato di non avere»
«Accanto alla proposta unitaria delle opposizioni, il Movimento 5 Stelle ha portato in Aula emendamenti puntuali che raccontano, voce per voce, ciò che la maggioranza delle destre ha scelto di cancellare dal bilancio della Regione Abruzzo. Tra questi, il rifinanziamento con 300 mila euro della legge regionale a sostegno delle famiglie con malati oncologici, completamente azzerata nel bilancio 2026; lo stanziamento di 5 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi ATER, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’efficientamento energetico, a fronte di un bilancio che prevede zero euro per il diritto alla casa; le risorse per i centri antiviolenza, le case rifugio e il Reddito di Libertà, anch’essi azzerati; gli emendamenti per la Banca della Terra, per il dissesto idrogeologico, per il trasporto sociosanitario nei piccoli Comuni, per lo screening oncologico e per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici. Senza tralasciare liberi professionisti, artigiani e imprese per i quali è stato presentato un fondo microcredito per finanziare l’avvio e la crescita delle attività di impresa e professionali».
«I nostri emendamenti al bilancio della destra – sottolinea Alessandrini – dimostrano che il problema non è l’assenza di risorse, ma la scelta politica di chi governa favorendo pochi e tagliando i diritti di molti. Mentre la destra aumenta la pressione fiscale sugli abruzzesi e azzera intere politiche pubbliche per rimediare al disastro sanitario, noi abbiamo indicato con precisione dove si deve intervenire per difendere famiglie, imprese, fasce fragili di popolazione e territori»
«Il ricorso alla ghigliottina – aggiunge Taglieri – è la risposta di una maggioranza debole ma arrogante che non vuole spiegare perché nel 2026 il diritto alla casa vale zero euro, perché vengono cancellati i fondi per il sociale, perché si tagliano servizi essenziali mentre si riaccendono mutui per 93 milioni di euro senza un piano credibile di investimenti. Il maxi emendamento ‘Salva Abruzzo’ e i nostri emendamenti, tutti respinti senza alcuna giustificazione dalle destre presenti in Consiglio regionale, smascherano un bilancio che non regge al confronto democratico”. “Questo bilancio – concludono Alessandrini e Taglieri – che ha visto il nostro più convinto voto contrario, colpisce due volte gli abruzzesi: prima con l’aumento delle tasse, poi con il taglio dei servizi. La destra può usare la tagliola per zittire il Consiglio, ma non può cancellare la verità dei numeri né le difficoltà quotidiane dei cittadini. La nostra battaglia continuerà, in Aula e fuori, per un Abruzzo più giusto, più solidale e più trasparente».
LAQTV Live