02 Ottobre 2023 - 12:05:26

di Giustino Masciocco

E’ scaduto il termine per aderire al partito della premier Giorgia Meloni. La proroga di due settimane riguarda, esclusivamente, la provincia di Roma.

Tesserarsi al partito, è propedeutico e indispensabile per partecipare ai congressi provinciali che saranno convocati a breve, senza alcuna possibilità per l’iscritto di farsi delegare da altri. In questo modo, i singoli militanti, avranno maggiore potere decisionale.

I risultati della campagna di tesseramento sono, a dir poco, sorprendenti. A livello regionale risultano sottoscritte circa 9.000 adesioni, la provincia dell’Aquila sfiora il 50% del totale, circa 4.000. Come si spiega tale risultato? Con la competizione.

Nella provincia dove ci sono più figure che si contendono la guida del partito, scatta la gara a far sottoscrivere più tessere possibili, utilizzando qualsiasi mezzo per accaparrarsi la disponibilità dei militanti e dei cittadini.

L’abnorme risultato ottenuto nella provincia dell’Aquila, evidenzia una sicura vivacità nelle dinamiche interne del partito di Fratelli d’Italia che ha figure che ricoprono importanti ruoli a livello locale e nazionale, ne citiamo sono alcuni: il senatore Guido Liris, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, l’assessore Massimo Quaglieri, il consigliere regionale Massimo Verrecchia, oltre ad altri sindaci del territorio e consiglieri che hanno un discreto seguito.

Sicuramente se ne vedranno delle belle nel loro congresso della provincia dell’Aquila.

Pierluigi Biondi, sindaco di un comune capoluogo, non potrà, per statuto, concorrere alla carica di segretario provinciale, anche se ha ricoperto, per molti mesi, la carica di commissario. Infatti, l’art. 33 comma 4 dello statuto di Fratelli d’Italia recita “Sindaci dei comuni capoluogo sono incompatibili con l’incarico di Presidente Regionale, Provinciale o di Grande città del Movimento.  Sono incompatibili tutti i Sindaci con l’incarico di presidente di circolo”.  

Lo stesso articolo 33 non prevede, almeno in modo esplicito, l’incompatibilità tra la carica di presidente provinciale del partito e le figure che ricoprono incarichi istituzionali, a meno che non siano membri  dell’esecutivo nazionale  di Fratelli d’Italia.

Basta solo aspettare lo svolgimento del congresso, sarà evidente chi ha vinto e chi ha perso.

A proposito di congressi e tesseramenti vi ricorderete, sicuramente, Claudio Martelli (ex vice segretario PSI) che alla vigilia di un importante congresso del suo partito disse: “è più facile ottenere la sottoscrizione di una tessera di partito che un voto”