03 Ottobre 2023 - 17:57:51

di Tommaso Cotellessa

Il portavoce della Lega Abruzzo Francesco De Santis ha risposto duramente alle dichiarazioni del candidato alla presidenza della Regione Luciano D’Amico e del segretario regionale del PD Daniele Marinelli in tema di autonomia differenziata.

Le dichiarazioni a cui fa riferimento l’esponente del Carroccio sono state espresse nel corso di un evento che si è svolto domenica scorsa, 1° ottobre, sul tema dei rischi del DDL Calderoli, in particolare D’Amico e Marinelli nel corso dell’iniziativa hanno descritto la riforma costituzionale come un tentativo di secessione, che rischia di compromettere l’unità del paese, i suoi equilibri e l’uguaglianza di tutti i cittadini.

Per De Santis però le critiche dei due esponenti del centrosinistra non rappresentano altro che bugie.

Definire ‘secessione’ la proposta di autonomia differenziata del Governo, sostenuta fortemente dalla Lega, equivale a insultare l’intelligenza dei tanti cittadini abruzzesi che hanno compreso perfettamente la grande opportunità che l’Autonomia potrebbe rappresentare per il nostro territorio” – Queste le parole di De Santis.

Essendo il tema degno di un più attento approfondimento vorremmo ricordare al centrosinistra abruzzese – prosegue la nota – che la riforma del Titolo V della Costituzione è stata elaborata e approvata proprio dalla maggioranza di centro-sinistra del 2001. In quella riforma fu introdotta anche la previsione del regionalismo differenziato che prevede che possano essere riconosciute «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» concernenti le materie di competenza legislativa concorrente e alcune materie specifiche, come l’organizzazione della giustizia di pace, le norme generali sull’istruzione e la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali. Pertanto, chi oggi grida alla “secessione”, non dovrebbe prendersela con un disegno di legge attuativo di quella previsione costituzionale, ma, per assurdo, con la Costituzione stessa che conterrebbe – a quanto dicono D’Amico e il PD – una ipotesi di secessione (e così non è); evidentemente a loro la Costituzione piace a giorni alterni“.

“Il disegno di legge Calderoli ha il merito di aver definito la procedura tramite la quale l’art. 116 può essere attuato, con una serie di garanzie molto efficaci. Bisogna ricordare che proprio il Governo di centro sinistra Gentiloni aveva già sottoscritto accordi con tre Regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna), senza peraltro neanche informare il Parlamento. Oggi il Ddl Calderoli stabilisce regole uniformi per tutte le Regioni che vogliano accedere all’autonomia differenziata. È un passo in avanti fondamentale. Come si fa a dire che il disegno di legge è un ‘pericolosissimo attacco di diritti fondamentali‘?”

La legge di bilancio per il 2023 e il disegno di legge Calderoli hanno dato vita a un procedimento per la determinazione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) concernenti i diritti civili e sociali, una operazione mai realizzata in precedenza da alcun Governo e da alcuna maggioranza. Probabilmente il ‘pericolosissimo attacco’ è costituito proprio da chi invita a non fare niente, lasciando tutto così, cristallizzando le situazioni di gravi disuguaglianze. Il Comitato per i livelli essenziali, presieduto da Sabino Cassese, sta già formulando delle proposte operative, di cui si potrà discutere, ma che costituiscono un primo passaggio fondamentale e innovativo; i diritti dei cittadini si difendono stabilendo i livelli essenziali, non preconizzando sventure“.

“Anziché mobilitare «associazioni, sindacati, forze sociali, in difesa della Costituzione, dell’unità del Paese e dei diritti universali dei cittadini», vorrebbero fare Pd e Centrosinistra, sarà impegno specifico della Lega Abruzzo coinvolgere tutte queste articolazioni della società civile nello sviluppo di un progetto di autonomia che valorizzi proprio le specificità della terra abruzzese e la sua capacità di auto-governo” Così conclude De Santis.