LAQTV Live
14 Giugno 2023 - 10:57:22
di Tommaso Cotellessa
Vincenzo De Leonibus interrogato dal Gip Cingolani si è avvalso della facoltà di non rispondere. Questo è quanto emerso dall’interrogatorio di garanzia di questa mattina che si è svolto al carcere di San Donato di Pescara.
L’imprenditore al centro dell’operazione “Tana delle Tigri” della Guardia di Finanza che si inserisce nell’inchiesta che riguarda appalti, droga e fondi PNRR nel settore Lavori Pubblici del Comune di Pescara è stato assistito nell’interrogatorio dai suoi avvocati Augusto La Morgia e Sergio Della Rocca, i quali al termine dell’interlocuzione con il giudice hanno dichiarato:
“Non abbiamo avuto la possibilità di consultare l’enorme mole di documenti prodotti dalla Procura ed in questa condizioni il nostro assistito, per altro fortemente provato psicologicamente, non se
l’è sentita di rispondere alle domande del GIP. Nei prossimi giorni a seguito di un’interlocuzione con la Procura speriamo di poter visionare l’intera documentazione e stabilire una valida strategia difensiva”
Si è avvalso della facoltà di non rispondere come De Leonibus, l’altro arrestato, recluso nel carcere Madonna del Freddo di Chieti, il dirigente del Comune Fabrizio Trisi assistito dall’avvocato Marco Spagnuolo. Il difensore è in attesa di entrare in possesso di tutta la documentazione per poter delineare una strategia difensiva.
L’unico ad aver mostrato, nel corso degli interrogatori di garanzia, spirito collaborativo è stato Pino Mauro Marcaurelio, uno dei due spacciatori in carcere. Marcaurelio, assistito dall’avvocato Gianluigi Amoroso, ha ammesso di aver ceduto in più di un’occasione dosi di cocaina al dirigente del Settore Lavori Pubblici Fabrizio Trisi, ma a titolo di amicizia.
Ha negato qualsiasi coinvolgimento, invece, l’altro pusher Vincenzo Ciarelli, difeso dall’avvocato Roberto Serino: “Non ci sono riscontri oggettivi, ma solo supposizioni a carico del mio assistito – ha dichiarato all’uscita dal carcere di Pescara Serino – unico elemento in mano alla pubblica accusa il contenuto di diverse intercettazioni, soggetto a qualsiasi tipo d’interpretazione“.
