07 Luglio 2023 - 16:36:30

di Martina Colabianchi

La sanità pubblica si difende, ancora. Stamattina, infatti, le organizzazioni promotrici della vertenza regionale hanno tenuto, presso la sede dell’Ordine dei Medici, una conferenza stampa sul tema salute e Sanità Pubblica della Provincia dell’Aquila. Tema, questo, già affrontato in tante comunicazioni, iniziative pubbliche ed in sedi istituzionali.

Le associazioni, constatata l’assenza di risposte a quanto si chiedeva alla Asl, in primo luogo la comunicazione dei dati di bilancio disaggregati per verificare la sostenibilità finanziaria dei nuclei di cure primarie, chiedono ora un incontro al Prefetto dell’Aquila e un’audizione al Presidente della Commissione Salute del Consiglio regionaleLeonardo D’Addazio.

Ancora una volta dobbiamo constatare la totale inadeguatezza di questa Direzione strategica della Asl – commenta Francesco Marrelli, Segretario provinciale CGIL L’Aquila. I problemi si aggravano senza trovare soluzione, per queste ragioni continueremo la mobilitazione. Invieremo una lettera al Prefetto dell’Aquila chiedendo un incontro e, contestualmente, alla V Commissione Sanità della Regione Abruzzo“.

“I problemi sono sempre i soliti: la mancata sostituzione dei medici dei nuclei di cure primarie, le liste d’attesa ormai insopportabili, la carenza di personale e a questo si aggiunge tutta la vicenda dell’hackeraggio e le lettere che stanno arrivando in questi giorni a cittadini e cittadine, senza una specificità rispetto a quello che è il contenuto della lettera“.

Proprio in merito alle lettere che la Asl sta inviando a tutti i cittadini, a seguito della messa in pericolo dei dati sensibili di molti utenti, Francesco Marrelli afferma: “Le lettere arrivate sono una mera formalità, cioè una comunicazione formale in cui si dice quello che è accaduto. Non ci si assume le responsabilità, quindi il  15 luglio ci sarà un’assemblea pubblica dove parteciperemo anche noi“.

Continuiamo ad esplorare ogni percorso utile alla soluzione dei problemi oramai di pubblico dominio. Ci aspettiamo che il muro di gomma sino ad oggi respingente ed immutabile comprenda che non intendiamo arretrare di un solo passo. Lo dobbiamo alla nostra storia, alle comunità che rappresentiamo ed al valore del bene pubblico per il quale ci stiamo battendo, valore che appartiene alle cittadine ed ai cittadini, alle lavoratrici ed ai lavoratori, e non alla mega burocrazia che rappresenta l’attuale Direzione Strategica della ASL1“, scrivono le associazioni in una nota a margine dell’incontro di stamane.

Di seguito, i testi integrali delle due lettere inviate stamattina dalle organizzazioni promotrici della vertenza:

Cgil L’Aquila, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, Sindacato Dei Medici Italiani, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, 180 Amici L’Aquila, Unasam, Cittadinanzattiva L’Aquila, Tribunale per i diritti del malato Abruzzo, Anpi, Arci, Auser, Udu, Associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza e Biblioteca delle Donne, Associazione Donne TerreMutate, Comitato promotore ” Salviamo i Nuclei di Cure Primarie”

L’Aquila, 7 luglio 2023

Illustrissimo Prefetto dell’Aquila
S.E. Dott.ssa Cinzia Teresa Torraco

Oggetto: Richiesta incontro

Le scriventi Organizzazioni, da tempo impegnate in una vertenza rispetto alle più volte denunciate carenze e criticità del Sistema Sanitario Provinciale, sono a richiedere il suo autorevole intervento al fine di poter ricondurre la vertenza nei canali ordinari , istituzionali e possibilmente proficui rispetto alle tante difficoltà più volte denunciate.
La necessità di rivolgersi a S.E. , dopo aver promosso mobilitazioni che hanno visto la partecipazione di centinaia di cittadine e cittadini, che purtroppo ha prodotto solo un confronto infruttuoso con la Direzione strategica della ASL1, deriva dal bisogno impellente di fornire risposte fattive ed adeguate alla tante problematiche più volte evidenziate in pubbliche comunicazioni.
Nel citato confronto del 20 giugno scorso avevamo richiesto:
Dati di Bilancio disaggregati, al fine di verificare la sostenibilità finanziaria dei Nuclei di Cure Primarie e la destinazione delle risorse ad essi dedicate; elementi utili per procedere senza indugio alla sostituzione dei Medici andati in pensione, garantendo continuità assistenziale a migliaia di Cittadine e Cittadini e contestualmente garanzie occupazionali;
Conferme circa la necessaria stabilizzazione del personale e nello specifico dei dipendenti assunti con la fattispecie “15 octies”; tempi e modalità dell’attivazione del tavolo per la reinternalizzazione dei servizi, garantendo il mantenimento dell’attuale perimetro occupazionale delle Lavoratrici e dei Lavoratori che operano da anni nei predetti servizi esternalizzati; superamento dell’inaccettabile livello di precariato utilizzato quale forma ordinaria per la copertura di posizioni necessarie;
l’avvio di un confronto costruttivo, di merito e progettuale su Case di Comunità, Consultori, Salute Mentale e articolazione della Medicina territoriale;
Pianificazione e programmazione di edilizia sanitaria e recupero dei beni di proprietà della ASL1.
Alla data odierna nessuna delle richieste avanzate ha trovato soddisfazione. Allo stesso tempo, nei fatti, la prevenzione e la cura sono negate da liste di attesa inaccettabili, servizi di emergenza ed urgenza in estrema difficoltà, carenza di materiali di consumo e presidi medico sanitari. Condizioni che minano il concetto di Sanità Pubblica, universale, gratuita, di prossimità per tutte e tutti. Il quadro sopra descritto, che definiamo inaccettabile in un paese civile,costringe gli utenti ( che ne hanno le facoltà economiche) a rivolgersi al privato nel migliore dei casi, mentre gli “ultimi e più fragili” rischiano di rinunciare alla prevenzione ed alla cura. In ultimo ad aggravare ulteriormente la situazione, in questi giorni numerosi cittadini e cittadine hanno ricevuto una convocazione dalla stessa ASL1 finalizzata a comunicare il grado di pericolosità dei dati trafugati a seguito dell’attacco informatico. Insomma un mero passaggio formale. Nessuna assunzione di responsabilità. Nessuna informazione di dettaglio, nessuna proposta di risoluzione delle problematiche. Cittadine e cittadini, Lavoratrici e Lavoratori di nuovo abbandonati a loro stessi.
In attesa di cortese riscontro, cordiali saluti.

Le Associazioni promotrici

Cgil L’Aquila, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, Sindacato Dei Medici Italiani, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, 180 Amici L’Aquila, Unasam, Cittadinanzattiva L’Aquila, Tribunale per i diritti del malato Abruzzo, Anpi, Arci, Auser, Udu, Associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza e Biblioteca delle Donne, Associazione Donne TerreMutate, Comitato promotore ” Salviamo i Nuclei di Cure Primarie”

L’Aquila, 7 luglio 2023

Al Presidente della V° Commissione Consiliare
Salute,Sicurezza, Sociale ,Cultura,Formazione e Lavoro
Leonardo D’Addazio

Oggetto: Richiesta audizione V° Commissione Consiliare Regione Abruzzo

Pregiatissimo
le scriventi Organizzazioni, da tempo impegnate in una vertenza rispetto alle più volte denunciate carenze e criticità del Sistema Sanitario della Provincia dell’Aquila, sono a richiedere apposita Audizione.
La necessità di rivolgersi alla Commissione Consiliare , dopo aver promosso mobilitazioni che hanno visto la partecipazione di centinaia di cittadine e cittadini, che purtroppo ha prodotto solo un confronto infruttuoso con la Direzione strategica della ASL1, deriva dal bisogno impellente di rendervi edotti, e quindi in grado di assumere le determinazioni conseguenti e necessarie circa le tante problematiche più volte evidenziate in pubbliche comunicazioni.
Nel citato confronto del 20 giugno scorso avevamo richiesto:
Dati di Bilancio disaggregati, al fine di verificare la sostenibilità finanziaria dei Nuclei di Cure Primarie e la destinazione delle risorse ad essi dedicate; elementi utili per procedere senza indugio alla sostituzione dei Medici andati in pensione, garantendo continuità assistenziale a migliaia di Cittadine e Cittadini e contestualmente garanzie occupazionali;
Conferme circa la necessaria stabilizzazione del personale e nello specifico dei dipendenti assunti con la fattispecie “15 octies”; tempi e modalità dell’attivazione del tavolo per la reinternalizzazione dei servizi, garantendo il mantenimento dell’attuale perimetro occupazionale delle Lavoratrici e dei Lavoratori che operano da anni nei predetti servizi esternalizzati; superamento dell’inaccettabile livello di precariato utilizzato quale forma ordinaria per la copertura di posizioni necessarie;
l’avvio di un confronto costruttivo, di merito e progettuale su Case di Comunità, Consultori, Salute Mentale e articolazione della Medicina territoriale;
Pianificazione e programmazione di edilizia sanitaria e recupero dei beni di proprietà della ASL1.
Alla data odierna nessuna delle richieste avanzate ha trovato soddisfazione. 
Allo stesso tempo, nei fatti, la prevenzione e la cura sono negate da liste di attesa inaccettabili, servizi di emergenza ed urgenza in estrema difficoltà, carenza di materiali di consumo, farmaci e presidi medico sanitari. Condizioni che minano il concetto di Sanità Pubblica, universale, gratuita, di prossimità per tutte e tutti. Il quadro sopra descritto, che definiamo inaccettabile in un paese civile,costringe gli utenti ( che ne hanno le facoltà economiche) a rivolgersi al privato nel migliore dei casi, mentre gli “ultimi e più fragili” rischiano di rinunciare alla prevenzione ed alla cura. In ultimo ad aggravare ulteriormente la situazione, in questi giorni numerosi cittadini e cittadine hanno ricevuto una convocazione dalla stessa ASL1 finalizzata a comunicare il grado di pericolosità dei dati trafugati a seguito dell’attacco informatico. Insomma un mero passaggio formale. Nessuna assunzione di responsabilità. Nessuna informazione di dettaglio, nessuna proposta di risoluzione delle problematiche. Cittadine e cittadini, Lavoratrici e Lavoratori di nuovo abbandonati a loro stessi.
In considerazione di quanto esposto si chiede con urgenza, una Audizione presso codesta spettabile Commissione. In attesa di cortese e sollecito riscontro, si porgano cordiali saluti.

Le Associazioni promotrici