16 Luglio 2023 - 18:47:10

di Tommaso Cotellessa

Nella giornata di domenica 16 luglio il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese ha avuto il suo bel da fare, con tre interventi in diverse zone della regione Abruzzo.

Il primo caso che citiamo ha coinvolto un gruppo di 30 scuout di età compresa tra 13 e 16 anni, quasi tutti di Pescara, che sono stati recuperati e trasportati in diversi ospedali della provincia di Chieti, a causa di un malore nel corso di un campo estivo sulla Maiella.

I 30 ragazzini hanno accusato fastidi e dolori, per i quali si sospetta un intossicazione, mentre erano sulla Maiella, in prossimità del Rifugio del Cinghiale, nel territorio di Castiglione Messer Marino, in provincia di Chieti. Uno di loro, con il cellulare, spostandosi in una zona in cui c’era il segnale telefonico, ha contattato il 118, che ha attivato il protocollo dei soccorsi in montagna, allertando il Soccorso Alpino e Speleologico, che è prontamente intervenuto per recuperare, soccorrere e trasportare i ragazzini nei vari ospedali della zona.

Inoltre nella provincia dell’Aquila il Soccorso Alpino è dovuto intervenire in aiuto di un uomo atterrato male con il suo parapendio, provocandosi numerose ferite, nella zona di Gioia dei Marsi. L’uomo è stato trasportato all’Ospedale San Salvatore dell’Aquila. Ad effettuare il recupero l’elisoccorso decollato dall’aeroporto di Preturo (Aq), con a bordo personale sanitario e il tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, che ha effettuato il recupero del ferito.

Il terzo caso che che ha richiesto il servizio del Soccorso alpino si è verificato a Pietracarmela, in provincia di Teramo, dove un escursionista che si trovava in vetta sul Corno Grande, a quota 2.900 metri, è caduto, dopo essere stato colto da malore, forse anche a causa del caldo e della fatica, provocandosi un truma cranico e facciale. L’uomo ha lanciato l’allarme tramite l’applicazione Georesq. Così è scattato il protocollo dei soccorsi in montagna ed è intervenuto il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, che ha effettuato il recupero del ferito e lo ha condotto presso il nosocomio aquilano.

ll Club Alpino Italiano (CAI) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), congiuntamente al Ministero del Turismo, annunciano importanti novità per GeoResQ (www.georesq.it), applicazione dedicata alle attività in montagna in grado di inviare una richiesta di aiuto quando ci si trova in pericolo e si ha bisogno di soccorso: grazie ai fondi straordinari che il MITUR ha stanziato a favore del Cai, dal 10 luglio, l’applicazione è totalmente gratuita e completamente rinnovata per migliorare l’esperienza degli utenti.

L’app, lanciata dal CAI e dal CNSAS nel 2013, ad oggi conta oltre 220.000 download e 82.000 utenti attivi ogni anno e un totale di 1322 chiamate di soccorso, 578 interventi del Soccorso Alpino e 740.000 tracce salvate dagli utenti durante le proprie escursioni. L’app è utilizzata abitualmente da escursionisti e amanti delle attività all’aria aperta durante tutto l’anno.