31 Agosto 2023 - 12:54:47
di Martina Colabianchi
“È giunto ormai settembre e siamo ancora una volta appesi alle promesse dell’ADSU. Da mesi le studentesse e gli studenti vengono rassicurati sulla liquidazione delle borse di studio e sulla creazione di una cittadella universitaria, eppure, con il nuovo anno accademico ormai sopraggiunto, in molti aspettano ancora la seconda rata della borsa dell’anno concluso e, fra questi, diversi addirittura ancora la prima. Inoltre, chiusa la residenza Campomizzi, tutto tace sul fronte residenzialità universitaria“.
Così, in un duro comunicato, l’UDU L’Aquila che torna, ancora una volta, sul tema quanto mai determinante ad inizio anno accademico, delle borse di studio e, soprattutto, della mancanza di chiarezza rispetto alle residenze per gli studenti.
“Nel bando delle borse di studio, infatti, – prosegue il comunicato – non si fa riferimento al numero dei posti letto annunciati: nessun bando è stato pubblicato per assegnare i posti letto, almeno 100 stando a quanto detto, messi a disposizione nell’unica palazzina ATER che l’ADSU ha deciso di utilizzare, a fronte delle due palazzine inizialmente previste. Le incertezze sul tema aumentano se guardiamo anche all’effettiva vivibilità di un luogo come Cansatessa, visto che non si sa nulla in merito all’implementazione del servizio di trasporto pubblico intorno alla palazzina dell’ATER e dato che quella che viene narrata come “cittadella universitaria” in realtà non avrà al momento alcun servizio aggiuntivo (aule studio o aula ristoro) ma sarà solo un dormitorio in una palazzina“.
“Siamo a settembre e gli studenti e le studentesse dell’Ateneo aquilano che non possono permettersi una stanza privata in affitto non hanno certezze sul loro futuro e sul proseguimento dei propri studi. Eppure, le amministrazioni regionale, cittadina e universitaria continuano a rimanere in silenzio, continuano a ignorare che la città ha visto chiudere una struttura capace di 360 posti letto pubblici, per averne 100 senza sapere neanche quando saranno realmente disponibili, a dispetto dei trionfalistici annunci fatti nei mesi passati”.
“Il diritto allo studio garantito dalla nostra Costituzione viene quotidianamente calpestato e ignorato da chi ha il potere decisionale in Abruzzo. All’ADSU chiediamo – concludono – di provvedere al pagamento delle borse di studio ancora incredibilmente inevase a settembre e che venga pubblicato al più presto un bando per accedere al servizio della residenzialità in tempi celeri, tale da garantire l’accesso allo stesso in base all’ISEE delle studentesse e degli studenti“.