19 Settembre 2023 - 15:56:36
di Beatrice Tomassi
Abruzzo quarta regione italiana per incremento dell’export.
Lo rivela lo studio realizzato per conto della CNA Abruzzo da Aldo Ronci su dati Istat e Coeweb, che mostra come nel primo semestre del 2023 l’export abruzzese sia cresciuto di 550 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini percentuali, parliamo del 12,1% in più, il triplo del valore registrato a livello medio nazionale (4,2%).
Se negli anni precedenti a trainare le migliori performance erano i mezzi di trasporto, prodotti nell’area della Val di Sangro, ora la loro influenza è meno marcata. Al contrario, è stato sorprendentemente elevato l’incremento dell’export generato da aziende che producono parti e accessori di automezzi e motori, che registrano una crescita di ben 130 milioni.
Fermo restando il primato del Chietino nel settore dell’automotive, il miglior risultato relativo al periodo preso in considerazione e che comprende diversi rami è stato appannaggio del territorio teramano, con un contributo distribuito principalmente sui settori della farmaceutica, del tessile-abbigliamento, dell’alimentare e degli accessori per autoveicoli.
Sebbene il quadro sia positivo, per il presidente regionale di CNA, Savino Saraceni, il tallone d’Achille dell’economia abruzzese continuerebbe ad essere il volume dell’export degli articoli diversi dai mezzi di trasporto. Questi ultimi, da soli, contribuiscono al 37% del totale dell’export regionale, mentre l’ammontare medio per impresa, al di fuori del settore automotive, nel primo semestre del 2023 è di circa 86.000 euro, appena un terzo di quello nazionale.
“Un evidente segno di debolezza – afferma Saraceni – che deve essere corretto intervenendo con specifici interventi pubblici di sostegno all’accesso ai mercati internazionali, di innovazione tecnologica e sostegno al credito”