05 Ottobre 2023 - 13:49:19

di Angelo Liberatore

Un aquilano confermato al vertice dell’UEFS, l’Unione Europea delle Farmacie Sociali.

Si tratta di Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm.

Il rinnovo dell’incarico (di durata triennale) è arrivato a fine settembre nel corso della 63esima assemblea generale dell’Unione Europea delle Farmacie Sociali, svolta a Ginevra in Svizzera.

“L’UEFS – spiega Venanzio Gizzi – è un’organizzazione europea che associa tutte le farmacie di natura sociale, quindi comunali, cooperative, che operano nei diversi Paesi europei”.

“E’ una organizzazione – ancora parole di Gizzi – che lavora molto sulla salute e per la salute dei cittadini, ma soprattutto lavora con un forte valore ed una forte valenza sociale”.

“Una valenza sociale che caratterizza proprio l’operato delle farmacie comunali, che in Italia sono nate per avere un ruolo sociale importantissimo nella distribuzione dei farmaci”.

Chiediamo a Venanzio Gizzi: cosa rappresenta il rinnovo del mandato presidenziale in seno all’UEFS?

“E’ un attestato che viene dato all’operato, ai programmi, ma soprattutto all’organizzazione delle farmacie comunali italiane”.

Nel corso del mandato appena iniziato, chiare le priorità su cui Venanzio Gizzi vorrà lavorare.

Anzitutto, una attenzione particolare al ruolo del farmacista ed ai giovani.

“Affinché – spiega il Presidente dell’UEFS – il farmacista possa essere stimolato ulteriormente, affinché i giovani possano essere attratti dalle facoltà di farmacia, affinché si possa recuperare questo vuoto di farmacisti che avvertiamo in tutti i Paesi europei”.

E poi c’è il tema ambientale legato all’ambito farmaceutico, con quella che viene definita “Green Pharmacy”.

Dovrebbe essere un modello di operatività per tutti gli associati dell’Unione Europea delle Farmacie Sociali – dichiara Venanzio Gizzi, che poi prosegue – dico questo perché sappiamo che i farmaci inquinano molto più di altri prodotti”.

“Sappiamo – conclude Venanzio Gizzi – che le farmacie italiane ogni giorno sono frequentate da quattro milioni di cittadini; se si potesse instaurare un sistema virtuoso, una catena di trasmissione di alcuni valori e di alcune attenzioni, potrebbe essere molto utile”.