19 Ottobre 2023 - 15:59:05

di Vanni Biordi

Dai dati emersi nel rendiconto 2022 presentato dall’Istituto di Previdenza Sociale abruzzese all’Aquila, nella sede dell’Associazione dei Costruttori Edili, emerge in maniera prepotente la ripresa economica regionale.

In Abruzzo nel 2022 si assiste ad un rimbalzo economico significativo rispetto al periodo legato alla crisi pandemica e questo si è tradotto in Abruzzo con un aumento del numero dell’aziende, un dato che registra 1500 aziende in più rispetto all’anno 2021, un aumento della occupazione e anche un aumento dei flussi contributivi da parte non solo delle aziende ma anche dei lavoratori autonomi. Anche se sul lato dei lavoratori autonomi dobbiamo registrare una flessione di numero di iscritti dei coltivatori diretti e degli artigiani.

Tuttavia, nonostante questa flessione, c’è un movimento del flusso contributivo, cioè i redditi denunciati, quindi flussi contributivi maggiori che sono segnali di positività nell’economia. Gli aspetti negativi sono quelli legati a un’occupazione che non è del tutto stabile. Il 30% dell’occupazione è precaria, sono, in buon sostanza, rapporti di lavoro a tempo determinato. Poi emerge nel 2022, sul lato delle prestazioni, un segnale che in qualche modo denota che, in questa crescita economica, c’è qualcuno che si è perso per strada perché le prestazioni assistenziali sull’invalidità civile, sugli assegni sociali, che sono indicatori di bisogno di pensioni, vengono erogati alle persone in stato di bisogno perché non hanno maturato i requisiti pensionistici. Infatti gli assegni sociali sono notevolmente aumentati, 9% di aumento sull’invalidità civile e 15% per le prestazioni assistenziali.

Questi sono segnali che, in qualche modo, vanno analizzati per scattare un’istantanea dello stato attuale delle cose. La ripresa c’è stata ma, forse, non tutto gira per il verso giusto. Qualcosa si è perso per strada. In qualche modo dobbiamo ottimizzare il patrimonio dei dati che ha l’istituto per fare politiche di welfare locali e più mirate. Dobbiamo capire che il welfare non ha solo una proiezione nazionale, il welfare è soprattutto anche locale. Quindi il patrimonio inestimabile dei dati che possiede l’INPS potrebbero essere utilizzati dagli enti locali e dalle parti sociali locali. Un qualcosa da utilizzare per scopi sociali. D’altronde questa miriade di dati è a disposizione di tutti. Ma non tutti lo sanno.

Una cosa è certa: l’Inps ha raggiunto in anticipo i target del Pnrr per il 2023, come ha sottolineato Vincenzo Caridi, classe 1964, Direttore generale dell’Inps dall’11 febbraio del 2022.
L’Istituto guidato è impegnato da tempo in un percorso di rinnovamento dei servizi, innovazione tecnologica e digitalizzazione, un percorso che ha conosciuto una grande accelerazione negli ultimi due anni, anche grazie ai fondi del Piano nazionale ripresa e resilienza

Questo nuovo approccio ha consentito di pensare a forme più efficaci per soddisfare in pieno le esigenze dell’utenza. L’Inps ha cosi reso disponibili servizi volti a far emergere diritti inespressi, come il consulente virtuale delle pensioni, ad esempio, ha introdotto innovativi sistemi di delega ai familiari e ha reso standard la consulenza da remoto per i più fragili con web-meeting, solo per fare qualche esempio. In generale, l’Inps si evolve tecnologicamente e strategicamente per realizzare nuovi obiettivi e nuove opportunità di servizio, creando nuovi modelli per cittadini, imprese e altre PA. E con i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si è potuta avere un’ulteriore accelerazione del programma, creando un modello che mette al centro l’utente e contribuisce in maniera capillare e radicata anche alla trasformazione digitale del Paese.

Ultimo, ma non ultimo, c’è grande attenzione alle aziende, semplificando le modalità di accesso alla Cassa Integrazione, e ai lavoratori, che, appena assunti, sono stati accompagnati con video proattivi e interattivi alla conoscenza dei servizi loro dedicati. Inoltre, con le nuove tecnologie sono state introdotte piattaforme che hanno consentito di rispondere tempestivamente alle esigenze di aiuto delle popolazioni colpite dalle recenti alluvioni. L’Istituto ha quindi consolidato i principi di semplicità, proattività, oltre che di maggiore efficienza, sfruttando l’automazione e l’intelligenza artificiale.