26 Ottobre 2023 - 17:33:52

di Tommaso Cotellessa

I Consiglieri comunali di opposizione Paolo Romano e Alessandro Tomassoni, rispettivamente dei gruppi consiliari di “L’Aquila Nuova” e del “Passo Possibile” a margine della seduta della I commissione sul recupero del contributo di autonoma sistemazione, sono intervenuti in merito al pronunciamento dell’amministrazione e del Settore Avvocatura comunale manifestando il loro dissenso.

I Consiglieri infatti si dicono nient’affatto convinti del fatto che l’amministrazione possa inviare agli aquilani accertamenti sul Contributo di autonoma sistemazione dopo 14 anni dal sisma 2009 senza incappare nella prescrizione ed è per questo che i due , assieme ai colleghi dell’opposizione, si sono battuti per avere almeno la certezza del procedimento. Nel frattempo i ricorsi dei singoli cittadini stanno già arrivando al Comune.

I consiglieri dell’opposizione inoltre nell’annunciare il loro approccio dinanzi a tale vicenda, fanno memoria del comportamento che ebbe il centrodestra in situazioni analoghe mentre si trovava tra i banchi dell’opposizione: “non faremo certo come l’opposizione ai tempi di Cialente” scrivono “che consigliò agli aquilani di non pagare le bollette Case per poi mandare, una volta al governo, le cartelle proprio su quelle bollette

Ricostruendo il passato non possiamo non ricordare che l’amministrazione Cialente aveva proceduto ad accertare l’erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione già nel 2013 e, attraverso la creazione di un apposito ufficio e l’aiuto del SED che garantiva operazioni in house, aveva verificato e individuato 1519 procedimenti di recupero provvedendo a far rientrare l’83% dell’accertato per quasi 3 mln di euro; un lavoro iniziato nel 2013, cioè nei tempi dovuti per il recupero crediti. Un lavoro che dal 2017 l’attuale amministrazione di centrodestra, appena insediata, decise di stoppare, smantellando l’ufficio Cas e decidendo di non procedere più al recupero crediti. Oggi, dopo sei anni di governo, decide di fare marcia indietro, ma di non rimettere in piedi l’ufficio e di non usufruire del SED e procede ad un affidamento esterno per 136.000 euro. Ma dopo più di dieci anni si possono ancora vantare crediti esigibili? Da qui si dovrebbe ripartire, come bisognerebbe tenere a mente che la delibera 363/2013 della precedente amministrazione stabiliva anche le rateizzazioni a seconda degli importi dovuti: oggi non vi è traccia neanche di un nuovo atto che parli di rateizzazione, ci si aggancia al vecchio

Ho dichiarato in commissione” ha sostenuto Paolo Romanoche si dovrebbe almeno contestualizzare l’azione del 2013 e inserire il correttivo dell’ISEE: tutti i cittadini sono alle prese con l’altissimo costo della vita e quelli che hanno un ISEE basso non riusciranno mai a far fronte ai pagamenti, neanche con le rate decise nel 2013. Pertanto nei riguardi delle fragilità sociali l’amministrazione comunale potrebbe approvare una nuova delibera di Giunta che raddoppia il numero di rate per agevolare i pagamenti. In sede di commissione l’assessore al Sociale Tursini ha dichiarato che studierà un modo per inserire questo correttivo.”

Le nostre considerazioni, tutte, sono frutto dello studio degli atti ma soprattutto dell’ascolto della città che questa Giunta continua a non fare e che avrebbe dovuto fare prima delle scelte sul recupero del CAS, prima di dare l’affidamento all’Assoservizi e certamente prima di mandare gli accertamenti. Oggi rappresentanti della Giunta dichiarano di voler valutare caso per caso: perché gli stessi non hanno ritenuto di farlo prima di mandare accertamenti a cascata? Una cosa è certa: se non fosse arrivato l’input della Corte dei Conti che ha esplicitamente chiesto notizia al Comune sul mancato adempimento sul recupero dei Cas, probabilmente non si sarebbero mai posti il problema che c’è ed è grande.