13 Novembre 2023 - 17:12:49
di Martina Colabianchi
La V Commissione Garanzia e Controllo si è riunita, stamattina, per discutere delle criticità relative alla ricostruzione dell’aggregato “Il Moro”, situato in centro storico.
Le procedure sarebbero bloccate a causa del rifiuto, da parte di due condomini che hanno effettuato lavori prima della nascita dello stesso aggregato, di consentire ai tecnici del consorzio l’accesso al fine di procedere con i necessari rilievi per completare la progettazione dei lavori.
Il consigliere Paolo Romano, che proprio nei giorni scorsi aveva richiesto una V Commissione sul tema, aveva denunciato le cattive condizioni in cui si troverebbe “Il Moro”, interessato da diversi crolli pericolosi per l’incolumità dei passanti, tanto da aver costretto il Comune a transennare l’area, e da incursioni di giovani nelle ore notturne.
“Si chiede la risoluzione di un problema che ormai si trascina da molto tempo – spiega il presidente della V Commissione, Stefano Palumbo – e riguarda un aggregato in centro storico che vive un’impasse dovuta la fatto che all’interno dell’aggregato sono stati fatti degli interventi sulle parti private di due condomini e che non si riesce adesso a poter intervenire perché sembrerebbe che i due condomini precludano gli accessi tecnici per i rilievi per la progettazione dell’intero aggregato”.
“Riteniamo sia utile fare una discussione visto anche che da luglio, quando ci fu una riunione presso l’assessorato per affrontare il problema, erano stati presi degli impegni che, ad oggi, sembrano non essere stati assolti. Cerchiamo di capire come l’amministrazione intende sciogliere questo nodo per consentire all’aggregato di poter svolgere la propria fase di ricostruzione e quindi completare il tessuto di ricostruzione di una parte importante della città“, ha concluso.
In sede di Commissione è stato ascoltato anche l’assessore alla Ricostruzione privata Roberto Tinari che ha, così, potuto render note le eventuali azioni future sull’aggregato nel caso in cui la situazione non si sbloccasse: “Su quell’aggregato il 25 novembre scadono i termini per permettere l’ingresso e, – ha spiegato – se non c’è possibilità di trovare un accordo entro quella data, attueremo d’imperio la forza pubblica“.