15 Novembre 2023 - 18:19:52

di Martina Colabianchi

Si è riunito stamane, nella sala Spagnoli dell’Emiciclo, il Consiglio comunale dell’Aquila in una seduta piuttosto movimentata.

Questa, dichiarata valida con 27 presenti, ha approvato all’unanimità la riduzione della Tari a beneficio delle utenze non domestiche condizionate dai lavori di riqualificazione del centro storico. Forte la soddisfazione dei consiglieri comunali Lorenzo Rotellini e Paolo Romano:

“Siamo soddisfatti nel vedere che quella che abbiamo sempre indicato come la strada da seguire si è rivelata essere la migliore per risolvere una parte dei problemi in centro storico. La delibera sulla TARI approvata all’unanimità nel Consiglio Comunale di oggi potrà davvero dare una boccata d’ossigeno a tutti gli esercenti che hanno avuto e continuano ad avere perdite cospicue di fatturato a causa dei cantieri nel centro storico”.


Con 17 voti favorevoli della maggioranza, è stata anche approvata la mozione, presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Leonardo Scimia, con cui il sindaco viene impegnato “a condannare, in conformità alla legge dello Stato e alle più elementari esigenze di rispetto dei diritti umani, in particolare delle donne e dei bambini, la pratica dell’utero in affitto”.

Lo svolgimento dell’assise, poi, si complica quando è chiamata a votare la parte descrittiva della sezione strategica e operativa del Documento unico di programmazione (Dup) per il triennio 2024-2026. Il consigliere Stefano Palumbo, che nella giornata di ieri aveva già segnalato alcune omissioni all’interno della delibera, è intervenuto in consiglio definendo “invotabile” il documento posto all’ordine del giorno senza le correzioni dovute.

Da qui la sospensione momentanea della seduta, per dare il tempo alla maggioranza di apportare le modifiche necessarie.

Al rientro, è stato depositato un emendamento che corregge la forma della delibera, ma il nodo non si risolve: sempre il consigliere Palumbo fa, infatti, notare come, secondo regolamento, non sia possibile presentare emendamenti dopo l’inizio della discussione su un ordine del giorno.

Nonostante i chiarimenti di Lucio Luzzetti, Segretario generale del Comune dell’Aquila, la pregiudiziale di Palumbo è stata messa ai voti e, proprio in questo momento, la minoranza ha lasciato gli scranni e la seduta è stata sciolta per mancanza di numero legale.

Molto critiche le opposizioni che, all’unisono, parlano di una “destra colabrodo che impiega 2 mesi per far approvare la ridicola mozione del capogruppo di Fratelli d’Italia sulla cosiddetta maternità surrogata, considerando che anche nell’ultima seduta l’assise era stata sciolta per mancanza di numero legale. Insomma la maggioranza non riesce a garantire neanche la presenza dei propri consiglieri e i rinvii delle sedute sono oramai una consuetudine“.

Il centrodestra naviga a vista – proseguono – senza alcun interesse nell’amministrare la città o pianificare il suo futuro, conta soltanto rincorrere la voglia di carriera dei maggiorenti dei partiti di riferimento della maggioranza, come dimostra il braccio di ferro con Forza Italia per cui il Consiglio comunale non è stato neppure convocato per la bellezza di un mese e mezzo, l’ultima seduta infatti risale al 29 settembre, come se la città non avesse problemi da gestire o risolvere!“.

Tuttavia l’assenza più ingombrante è proprio quella del sindaco Biondi, il quale contagiato dal morbo della rincorsa carrieristica che già ha infettato i colleghi di maggioranza, si è lanciato nel mendicare una promozione di qualche sorta, interpretando il ruolo di primo cittadino non in città, bensì nella partecipazione a diversi talk show commentando la politica nazionale, abbandonando completamente il timone della amministrazione cittadina“, continuano i consiglieri di opposizione. “Prova ne è che su 40 riunioni di giunta convocate, è stato assente a 28, per non parlare poi delle sue plurime assenze al Consiglio Comunale al quale ormai non partecipa da mesi“.

In una simile condizione – concludono i consiglieri di minoranza Stefano Albano, Stefano Palumbo, Stefania Pezzopane, Elia Serpetti, Alessandro Tomassoni, Massimo Scimia, Emanuela Iorio, Simona Giannangeli, Lorenzo Rotellini, Enrico Verini, Paolo Romano Gianni Padovaniriteniamo che il centrodestra debba prendere atto dello spappolamento della propria maggioranza e restituire la città al voto quanto prima“.