24 Novembre 2023 - 17:00:38
di Martina Colabianchi
Si è svolto oggi, nella sede dell’ANCE dell’Aquila l’evento organizzato dall’Associazione Culturale L’Aquila Incontra in ricordo dello scrittore Tonino Frattale.
Il padrone di casa, Gianni Frattale, proprio in conseguenza e in occasione dell’evento ha comunicato che vorrà dedicare, sostenendolo personalmente assieme alla sua famiglia, un premio per la poesia dialettale riservato ai giovani e che ogni anno celebrerà il ricordo di Tonino Frattale.
Dopo i saluti di Gianni Frattale, sono intervenuti Alessandra Prospero, della Daimon Edizioni, Maria Scarsella Walter Marcone e Fabrizia Aquilio, Presidente dell’Associazione L’Aquila Incontra, l’evento è stato moderato da Claudio Robimarga.
Ha partecipato anche Franco Narducci che ha dato voce ad alcuni scritti poetici di Tonino Frattale.
È stato ricordato come solamente 8 mesi fa la stessa Associazione aveva dedicato un incontro proprio al poeta dialettale per commemorarne la vita. È stata ricordata la sua capacità comunicativa e creativa, assieme alla sua grande umanità che ha visto ricostruire nei suoi testi poetici la nostra storia, la nostra memoria; ha partecipato alle manifestazioni della “Compagnia dei Poeti”, condividendo i suoi lavori con una vasta platea di pubblico.
Si è riflettuto insieme come egli avesse scelto di poetare attraverso la lingua degli affetti, come spesso è definito il dialetto, che è una lingua che crea un ponte tra la gente e la sua storia e come i dialetti siano un patrimonio culturale anche per la loro importanza antropologica e identitaria.
In un Paese sempre più articolato anche dal punto di vista delle lingue, la tutela del dialetto si pone proprio all’interno di una politica di difesa delle tradizioni, dei costumi, delle geografie. Il dialetto è il tessuto che esprime l’appartenenza di una comunità ad un territorio e un idioma si tutela parlandolo.
Nella sua opera più impegnativa, “Ju vangela aquilanu“, Tonino Frattale ha re-interpretato il racconto della vita di Gesù con un linguaggio fatto di figure ed evocazioni vicine alla nostra quotidianità, che ci ha consentito di accogliere con un sorriso di complicità il mistero narrato.