28 Novembre 2023 - 12:58:58
di Martina Colabianchi
Stamattina la Prefettura dell’Aquila ha ricevuto le sigle sindacali SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL in merito all’imminente fine del mercato tutelato e il conseguente rischio di perdita del posto di lavoro per circa 100 lavoratori aquilani che gestiscono il servizio di assistenza clienti per conto di ACEA.
A tutto questo si aggiunge il paventato provvedimento di abolizione dell’art.36 ter che, estendendo l’applicabilità della clausola sociale ai cambi di appalto generati dai passaggi al mercato a tutele graduali, salvaguarderebbe la stabilità occupazionale. A livello nazionale, a pagare le conseguenze del frazionamento del mercato saranno così, in tutto, 1500 dipendenti dei Contact Center.
I sindacati sono riusciti a far pressione sulla politica locale per presentare un emendamento a salvaguardia del mantenimento dell’art.36, messo in pericolo a sua volta da un emendamento introdotto nel Decreto Energia da alcuni parlamentari di maggioranza.
In Prefettura di chiede “di vigilare sull’emendamento che è partito dall’Aquila, perché noi abbiamo chiesto alla politica aquilana di darci una mano, e presentarlo – spiega Marilena Scimia, SLC CGIL -. Così è stato fatto, solo che ci arrivano voci che qualcuno lo vuole far abrogare, quindi poi comincia ad essere complicato perché la problematica riguarda 100 lavoratori a L’Aquila, 1500 a livello nazionale“.
“Io mi auguro che non ci saranno cambiamenti in negativo e che sia garantita la clausola sociale. Il principale problema sono sicuramente le aziende di energia che vogliono decidere quali lavoratori tenere con sé, senza pensare a quello che può accadere a 1500 famiglie“, conclude.