02 Dicembre 2023 - 08:40:41

di Redazione

“Il 3 dicembre è la Giornata internazionale per i diritti delle persone disabili, la giornata dell’abbattimento di qualsiasi tipo di barriera sia essa culturale, linguistica o sensoriale. E’ importante che in questo momento, in cui si stanno ancora facendo tanti lavori nell’ambito della ricostruzione, sia attuata un’attenzione particolare per l’universal design”.

L’appello arriva da Massimo Prosperococco, rappresentante della rete delle associazioni disabili
cittadine, alla vigilia della Giornata internazionale delle persone con disabilità. Prosperococco sottolinea gli errori fatti fin qui, nell’ambito della ricostruzione e auspica che, nel corso dei restanti lavori di ricostruzione si possa fare di più nell’ottica dell’universal design.

“Per piazza Duomo e per la pavimentazione del corso stretto hanno fatto delle modifiche alle barriere ma la progettazione non rispetta l’universal design, cosa che invece era stata scritta sul Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) – precisa – La porzione che finora si può vedere, in piazza Duomo non rispetta appieno quanto scritto sul Peba. Per quanto riguarda la pavimentazione del corso, purtroppo è stata scelta una pezzatura della pietra che non ha permesso di modulare la pendenza ai fini di eliminare le barriere architettoniche, cosa necessaria almeno nei marciapiedi e nella maggior parte dei negozi o dei portoni d’ingresso dei palazzi. Una gravissima occasione persa per rendere la città accessibile a tutti, nonostante gli allarmi che da anni avevamo lanciato”.

“La scelta di quelle lastre bianche di grande pezzatura e di elevato spessore, per di più rettificato, ha obbligato la posa del lastrico a rispettare esclusivamente le due pendenze del corso verso il centro per lo scolo delle acque – prosegue – Questo ha comportato che le barriere architettoniche non sono state eliminate, anzi in alcuni casi sono state accentuate e in altri ne sono state create di nuove dove non esistevano. Inoltre, aver posizionato i loges agli incroci per le persone cieche, se pur lodevole e importante, non è sufficiente per l’accessibilità universale. La conseguenza che oggi nella quasi totalità dei negozi lungo il corso chi è in carrozzina non potrà entrare. Una vera discriminazione. Anche per via Verdi ci auguriamo che con i prossimi lavori, gli scalini siano eliminati”

Prosperococco, stimolato nei mesi anche da segnalazioni di turisti e cittadini sulle criticità del centro storico, chiede, quindi, che nell’attuazione dei nuovi lavori, come piazza Chiarino e piazza del Teatro, ci sia maggiore attenzione,

“Penso anche all’accesso alla cultura, negato in parte, e alle chiese – sottolinea – Il teatro San Filippo, praticamente ultimato, non ha l’accesso per disabili. Ed anche questo intervento era stato segnalato nel Peba. Con i prossimi lavori al teatro comunale, l’accesso dovrà essere garantito. Bisognerà anche intervenire sull’ingresso alla Basilica di San Bernardino da piazza del Teatro che dovrà essere adeguato alle necessità di accessibilità universale eliminando un piccolo gradino”.

In ultimo, ma non per importanza, palazzo Margherita, storica sede comunale, che sarà restituita alla città con una cerimonia il prossimo 11 dicembre.

“Già nel 2011 abbiamo fatto segnalazioni affinché l’ingresso da piazza Palazzo fosse universale – aggiunge – Un anno e mezzo fa ci hanno comunicato, invece, che non lo sarà. I disabili entreranno quindi da piazza Santa Margherita, nell’area retrostante l’edificio. L’errore, purtroppo, è stato nuovamente ripetuto. Chiediamo almeno, a questo punto, che l’ingresso secondario possa avere pari dignità del principale e sia dotato di bandiere italiana ed europea, esattamente come l’ingresso da piazza Palazzo”.

Tante le battaglie di Prosperococco, negli anni. La più significativa e lunga è di certo legata alla installazione dello scivolo per disabili nella rinata Basilica di Collemaggio.