06 Dicembre 2023 - 17:19:37
di Martina Colabianchi
Programmazione più razionale dei nuovi spazi cimiteriali, aree riservate alle confessioni religiose diverse da quella cattolica e possibilità della sepoltura a terra in uno dei cimiteri del territorio diverso dalla frazione di residenza. Queste le principali novità del nuovo regolamento di polizia mortuaria, approvato oggi dal Consiglio comunale dell’Aquila.
“Il regolamento – ha spiegato l’assessore Fabrizio Taranta, che ha illustrato il provvedimento in Aula – recepisce e si adegua alle varie normative nazionali e regionali che sono intervenute nel corso del tempo, mettendo ordine alla materia. Inoltre, abbiamo cercato di dare seguito alle numerosissime richieste dei cittadini che hanno avanzato diverse esigenze in questi anni”.
Taranta ha precisato, in proposito, che viene meno il criterio che legava il luogo della sepoltura a quello della residenza, per quanto riguarda l’inumazione a terra. “In altri termini – ha spiegato – la sepoltura a terra doveva avvenire in quel cimitero, tra i venti del territorio comunale, in cui la persona deceduta era residente. Adesso non più e questo consente ai cittadini di poter ottenere l’inumazione a terra nei cimiteri dove si trovano altri familiari”.
“Inoltre – ha proseguito l’assessore Taranta – per la prima volta degli spazi vengono riservati ai fedeli di confessioni religiose diverse da quella cattolica, che potranno essere gestiti dalle associazioni di riferimento che faranno richiesta, in convenzione con il Comune. Da non trascurare anche la riorganizzazione delle case funerarie che, in questo nuovo regolamento, vengono finalmente normate in modo più organico”.
L’assessore Taranta ha, inoltre, sottolineato che la nuova normativa approvata dal Consiglio va ad aggiungersi al recente affidamento della gestione dei servizi cimiteriali all’Asm, completando così un’operazione mirata al miglioramento generale della pianificazione delle opere da realizzare in queste strutture e dei servizi connessi.
“Una battaglia nella quale Sinistra Italiana ha sempre creduto e che ho seguito dal 2017 da consigliere straniero in nome del bisogno di una intera comunità straniera all’Aquila per dare dignità a chi perde i propri cari in città – dichiara, soddisfatto, il consigliere comunale Gamal Bouchaib. Ora il consiglio comunale dà il via libera nel nuovo regolamento di polizia mortuaria a reparti speciali e separati per la sepoltura di cadaveri di persone professanti un culto diverso da quello cattolico concedendo più o meno aree adeguate (quelle che nella legge regionale vengono chiamate «reparti speciali») a comunità di stranieri o di altre fedi per la sepoltura di connazionali che ne fanno richiesta“.
“Il rito funebre islamico, ad esempio, prevede una consequenzialità di azioni precise che iniziano con un lavaggio particolare del corpo e finiscono con la deposizione del corpo rivolto verso la Mecca. La direzione è chiamata Qibla e punta verso la città Sacra di Mecca, nell’attuale Arabia Saudita – spiega Bouchaib -. Un grazie va all’assessore al Ramo Taranta, ai consiglieri Simona Giannageli e Lorenzo Rotellini per la delicatezza e la determinazione dimostrate nell’affrontare un tema che non porta voti ma che va a gestire dinamiche di diritti della comunità nel suo complesso, incluse le comunità straniere. Un risultato storico per una città sempre più accorta alle esigenze dei propri concittadini aldilà della fede o credo religioso in un quadro di grande mutamento del nostro Paese“.
“Esprimo grande soddisfazione per il risultato ottenuto – commenta Lorenzo Rotellini, L’Aquila Coraggiosa -. Con l’approvazione in Consiglio Comunale di due miei emendamenti al Regolamento di Polizia Mortuaria, anche chi professa altre fedi, oltre a quella cattolico-cristiana, avrà la possibilità di seppellire i propri cari nei cimiteri cittadini. Un grande risultato, da lungo atteso“.
“Nella città dell’Aquila sono stabilizzate ed integrate diverse comunità di altre fedi religiose che fa oggi avranno una risposta. L’Aquila ora è una città ancora più civile“, ha concluso.
Approvata dal Consiglio anche la parte descrittiva e della sezione strategica e operativa (parte prima) del Documento unico di programmazione (Dup) 2024-2026. Il documento traccia un quadro della programmazione dell’amministrazione per il prossimo triennio, partendo, tra l’altro, dall’analisi dei contesti esterni – scenari economici internazionale, nazionale e regionale, Pnrr e fondo complementare – e interni – struttura organizzativa, politiche tributarie e società controllate e partecipate – all’ente. Rappresenta inoltre la situazione dei vari settori in funzione dei programmi e degli obiettivi da raggiungere. Si tratta, come detto, della parte descrittiva del dup, rinviandone l’aggiornamento, nonché l’inserimento della parte contabile e della sezione operativa parte seconda, all’atto della presentazione dello schema di bilancio di previsione 2024-2026.
Anche la stretta attualità internazionale entra in Consiglio comunale, che ha approvato all’unanimità anche un ordine del giorno relativo al conflitto che sta interessando la striscia di Gaza (firmato da Simona Giannangeli e Lorenzo Rotellini, L’Aquila Coraggiosa, e Alessandro Tomassoni, Il Passo Possibile, con emendamento sottoscritto dagli stessi firmatari, da Claudia Pagliariccio e Leonardo Scimia, Fdi, e da altri consiglieri).
Il documento, tra l’altro, impegna il sindaco e la Giunta “a esprimere ferma condanna del massacro in atto della popolazione civile della striscia di Gaza, richiamando i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario”. L’ordine del giorno prevede anche che vengano attuate le dovute azioni presso il Governo nazionale e presso l’ambasciatore di Israele a Roma “al fine di richiedere l’immediato cessate il fuoco” e chiede, sempre al Governo centrale, di attivarsi “affinché la popolazione civile della Striscia di Gaza riceva tutti gli aiuti umanitari necessari”.
Il documento prosegue chiedendo la piena condanna degli attacchi terroristici compiuti da Hamas il 7 ottobre scorso “che hanno provocato la morte di più di 1000 persone tra la popolazione israeliana e il sequestro di 200 ostaggi”. Per quelli che sono ancora nelle mani di Hamas viene inoltre chiesto un impegno fattivo per la loro liberazione. L’ordine del giorno chiede altresì al Governo italiano di promuovere ogni azione perché cessino gli attacchi, in particolare ai civili, alle case di cura e ai beni primari della popolazione della striscia di Gaza, e ogni attività possibile a livello internazionale per una “soluzione politica strutturale secondo il principio ‘Due Popoli, due Stati’”.
“È un risultato straordinario, che si consegue in un momento storico e politico nella quale presso altri Consigli comunali italiani ordini del giorno dello stesso tenore sono stati respinti dalle maggioranze di destra“, sottolinea la consigliera Giannangeli.
“È un risultato importante – prosegue – perché impegna ed obbliga l’assise civica nel suo complesso, il sindaco e la Giunta ad esprimere ferma condanna del massacro in atto della popolazione civile della Striscia di Gaza, richiamando i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario che vieta a qualsiasi Stato di compiere attacchi ai civili, agli edifici di cura ed ai beni primari tutti. Impegna, altresì, l’assise civica, il sindaco e la giunta ad intraprendere ogni azione presso il Governo italiano e presso l’ambasciatore israeliano a Roma al fine di richiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la fine degli attacchi indiscriminati alla popolazione civile, agli ospedali, alle scuole ed ai beni primari“.
Quello che sta avvenendo a Gaza è, secondo Giannangeli, “una strage di civili che dovrà essere portata all’attenzione di una Corte penale internazionale dove il Governo di Israele dovrà necessariamente rispondere di crimini contro l’umanità“.
“Ritengo che l’assise civica abbia un dovere fondamentale anche nel prendere la parola ed assumere posizioni politiche su vicende che superano i confini del Comune e del Paese, perché può e deve essere in grado di definire un orizzonte di visione politica ulteriore, che leghi le vicende locali a quelle di respiro internazionale“, conclude.