14 Dicembre 2023 - 19:31:24
di Tommaso Cotellessa
Debutta al Ridotto del Teatro dell’Aquila” Dioggene” il nuovo spettacolo di Stefano Fresi, coprodotto dal TSA con Stefano Francioni Produzioni e Argot Produzioni. Uno spettacolo attuale, affascinante e divertente che sembra destinato al sold out in tutte e tre le repliche.
Lo spettacolo, in scena giovedì 14 dicembre ore 21.00, venerdì 15 dicembre ore 17.30 e venerdì 15 dicembre ore 21.00, è stato scritto da Giacomo Battiato ed è diviso in tre quadri che ruotano intorno a un unico personaggio, un attore famoso che si chiama Nemesio Rea.
In un intervista ai microfoni de LAQTV Fresi ha espresso la sua profonda emozione nel debuttare a L’Aquila con il suo primo spettacolo con un lungo monologo, infatti è al Conservatorio Casella che l’attore ha sostenuto diversi esami e quello aquilano è un territorio al quale è legato per numerosi motivi con un legame viscerale.
“Uno spettacolo molto attuale nel quale si compie un bel viaggio attraverso la vita di un attore, l’opera si compone di un grande filo conduttore che unisce personaggi diversissimi in tre lingue diverse, si passa infatti dall’italiano volgare del 200 attraverso l’italiano di serie A per finire sul romanesco ” Queste le parole usate da Fresi per definire lo spettacolo. Inoltre l’attore ha auspicato la possibilità di poter tornare al più presto all’interno del Teatro storico dell’Aquila, garantendo una replica dello spettacolo Dioggene nella sede che il teatro dell’Aquila merita.
Nel primo quadro dell’opera, “Historia de oddi, bifolcho”, Nemesio interpreta un proprio testo, scritto in autentico volgare duecentesco. È la storia di un contadino toscano che ha partecipato alla tremendissima battaglia di Montaperti in cui Siena e Firenze si sono scontrate.
Nel secondo quadro, “L’attore e il buon dio”, troviamo Nemesio nel suo camerino, mentre si veste, apprestandosi ad andare in scena. Ma non è dello spettacolo che ci parla, bensì della appena avvenuta rottura violenta con la moglie, tra pianti, grida e insulti.
Nel terzo quadro, “Er cane de via der fosso d’a maijana”, troviamo Nemesio che vive felice in un bidone dell’immondizia. Ha lasciato tutto, la sua professione e la sua vecchia vita. Ha deciso, come il filosofo greco Diogene, di rifiutare ogni ambizione e possesso per essere libero di parlare del vero senso della vita.