27 Dicembre 2023 - 09:47:13

di Redazione

Come ogni anno, il tradizionale aperitivo della vigilia di Natale ha portato dietro sé infinite polemiche.

Nonostante, infatti, il maggiore dispiego di controlli disposto dal tavolo di sicurezza in Prefettura, nel corso dell’evento, che richiama migliaia di persone, sono stati tanti i ragazzi, anche minorenni, finiti in ospedale per malori dovuti agli eccessi di alcool e numerosi gli interventi sul posto delle forze dell’ordine a seguito di risse e disordini.

Tanti i cittadini aquilani che ne chiedono una maggiore regolamentazione per mantenere sicurezza e decoro durante l’evento, alla luce soprattutto del grande afflusso di persone, che arrivano anche da fuori città.

Una tradizione da mantenere, ma anche da tutelare e disciplinare, secondo il consigliere comunale Enrico Verini che propone un nuovo modello di aperitivo diffuso anche nelle periferie, ma che offra più servizi ai cittadini.

Quest’anno, ad inizio dicembre ho cominciato a scrivere una proposta per l’aperitivo di Natale, affinché diventi una tradizione aquilana patrocinata dal Comune e attrattiva per tutti. Non l’ho presentata perché non ci sarebbe stato il tempo necessario”, afferma Verini.

“Ho in mente una pianificazione che preveda un aperitivo diffuso in tutto il comune, anche nelle periferie, con tutti i servizi necessari affinché il tutto avvenga in sicurezza come trasporti gratuiti, presidi medici, raccoglitori per rifiuti e servizio svuotamento continuo – aggiunge – Io credo che sarebbe più godibile e oggettivamente creerebbe un contesto più giusto, senza enormi e pericolosissimi, assembramenti. Sarebbe più rispettoso anche per i negozi che il 24, dato il caos che si crea in quella zona, non possono lavorare così come sarebbe più rispettoso per gli abitanti che ogni anno protestano per la maleducazione della gente che vomita e fa i bisogni, davanti ai loro portoni (e hanno ragione da vendere)”.

Verini sottolinea come il modello debba essere “il divertimento, non il degrado e ci si può divertire, si può stare con gli amici, anche senza finirsi (un ragazzo di 15 anni è finito in coma etilico… ma che senso ha?) – conclude – Inviterò il Consiglio comunale a ragionare su questo. E, se dopo aver ragionato non si capisce che è compito dell’amministrazione mantenere il decoro e la sicurezza della città, mi muoverò personalmente e con chi ci starà perché quello che accade in termini di assembramento, di alcolici ai minori, ha rilevanza penale. È ora di cambiare, appunto”.