11 Gennaio 2024 - 17:38:17

di Martina Colabianchi

Sabato 13 gennaio, dalle ore 10.30 alle 13.00, sarà possibile sostenere le ragioni della Riserva del Borsacchio contro il suo taglio firmando la petizione presso il punto raccolta di Slow Food L’Aquila ai Quattro Cantoni.

Per ogni chiarimento, l’associazione fa sapere che è possibile raggiungere, attraverso i canali social, le associazioni che hanno aderito e la rete delle volontarie e dei volontari che si sono mobilitati su tutto il territorio regionale.

Per riassumere la vicenda, l’associazione sceglie di riportare le parole del professor Enzo Di Salvatore:

“Forse vi è sfuggito il servizio mandato in onda ieri sera dal TGR Abruzzo. A me no e ve lo sintetizzo.
Il sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes ha mostrato alle telecamere del TGR un verbale con cui, il 27 dicembre scorso, il tavolo tecnico istituito dal Comune e dalla Regione concludeva i lavori relativi al Piano di assetto naturalistico della Riserva del Borsacchio.
Riassumo per i più distratti i passaggi dell’intera vicenda:
1) Si è detto: la riserva del Borsacchio non esiste ancora perché manca il Piano di assetto naturalistico; in assenza del Piano ci sono forti vincoli sulle aree interessate dalla Riserva; e questo pone seri problemi alle attività degli agricoltori.
2) Il 27 dicembre il Piano è ormai pronto e può essere approvato: finalmente gli agricoltori possono esercitare le loro attività senza problemi.
3) Il 29 dicembre si ha il blitz notturno dei cinque consiglieri regionali, che con un emendamento alla legge di bilancio fanno sopprimere la riserva. Motivo? Perché… il Piano non c’è ancora, chissà quando arriverà, è tutto fermo, poveri agricoltori e bla bla.
Ecco. Questa è la prova provata che i consiglieri regionali sapessero e che però sapesse pure la Giunta regionale, giacché gli assessori erano presenti alla seduta del Consiglio e non hanno obiettato: “fermi, che fate? Eccolo il Piano!”.
Il motivo per cui la Riserva è stata soppressa è, pertanto, uno e uno soltanto, e cioè farla saltare prima che potesse entrare in funzione (e prima del voto alle elezioni regionali): qui l’argomento romantico dei “poveri agricoltori” non c’entra assolutamente niente”.