12 Gennaio 2024 - 16:48:25
di Martina Colabianchi
Il 2024 si apre per il pubblico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con una presenza straordinaria, quella della stella del violino Clarissa Bevilacqua, classe 2001 e un talento già riconosciuto in tutto il mondo. Domani, Sabato 13 gennaio alle 18.00, sarà ospite dell’Orchestra dell’ISA sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” dell’Aquila per la prima nuova produzione dell’anno dal titolo Il Violino di Mendelsshon. La direzione è affidata a Ernesto Colombo, fra i direttori più interessanti della sua generazione, vanta un curriculum di grande prestigio e una fitta agenda per i prossimi mesi alla guida di realtà orchestrali italiane di grande importanza.
Cuore del programma è uno dei brani più eseguiti e amati del repertorio concertistico: il Concerto in mi minore per violino e orchestra op. 64, scritto da Mendelssohn per il violinista Ferdinand David, che gli fornì numerosi e preziosi consigli tecnici durante il periodo della lunga gestazione del lavoro (1838-1844) e che ne fu l’interprete nella prima esecuzione tenutasi il 13 marzo 1845 al Gewandhaus di Lipsia. Nella parte solistica si potrà apprezzare il talento cristallino di Clarissa Bevilacqua, che a 22 anni può contare su una carriera lusinghiera dopo l’esordio a 9 anni: violinista capace di catturare l’attenzione del pubblico grazie alla sua musicalità profondamente stimolante e all’abilità tecnica sorprendente, ha vinto premi importanti ed è stata insignita del Grand Prize alla Cape Symphony International Violin Competition 2020. Ha iniziato lo studio del violino a 5 anni, e dal debutto al Pritzker Pavilion di Chicago ha tenuto recital e concerti negli Stati Uniti e in Europa. A 14 anni è stata la più giovane violinista scelta per esibirsi regolarmente all’Auditorium Arvedi di Cremona con la collezione Stradivari del Museo del Violino. È stata nominata Young Artist dalla Si-Yo Music Society Foundation di New York. A 16 anni si è laureata al Conservatorio di Piacenza. Nel 2021 ha conseguito il «Master of Music in Violin Performance» al Mozarteum di Salisburgo dove ha studiato con Pierre Amoyal.
Il programma del concerto comprende anche l’Hommage à Mozartdi Jacques Ibert, una composizione breve concepita come un omaggio a Wolfgang Amadeus Mozart, composta nel 1955 alla vigilia delle celebrazioni per il bicentenario della nascita del compositore austriaco e la Suite per orchestra in re maggiore op. 49 diCamille Saint-Saëns, musicista dal rigore neoclassico, dal linguaggio elegante, con una stupefacente facilità di scrittura e con l’assoluta padronanza della tecnica compositiva.
Il concerto verrà replicato domenica 14 gennaio al Teatro “S. Secci” di Terni alle ore 17.30 per la stagione concertistica della Filarmonica Umbra.