26 Gennaio 2024 - 12:04:05

di Tommaso Cotellessa

Sul tema della sanità aquilana è dura e decisa la posizione di Alfonso De Amicis, tra i promotori, all’Aquila, del Comitato in difesa del Sistema Sanitario Nazionale.

L’esponente del comitato è tornato ad intervenire sulla drammatica condizione dei lavoratori e delle lavoratrici precari della ASL 1, Avezzano-Sulmona-L ‘Aquila. La richiesta che viene levata a gran voce da De Amicis e dall’intero comitato è quella dell’internalizzazione dei dipendenti, così da porre fine alle difficoltà che da anni donne e uomini sono costretti a sopportare in una condizione costantemente in bilico.

Per De Amicis quella che si è venuta a creare è una situazione che parte da lontano, da quelli che per il cittadino sono stati “40 anni di errori e scelte volte a perseguire la strada delle privatizzazioni, si è arrivati così alla condizione attuale in cui la gestione delle cooperative porta alla stipulazione di continui contratti precari”.

L’affondo più deciso, rivolto dall’esponente del comitato, è però rivolto alla politica locale. De Amicis accusa tutte le parti politiche e tutte le sigle sindacali di inerzia nei confronti di tale situazione. Denuncia infatti la totale assenza della volontà politica di risolvere quella che si può considerare una vera emergenza. Il rischio paventato dal comitato infatti è quello di un ingente e progressivo impoverimento del territorio aquilano ed in particolare delle famiglie dei lavoratori e delle lavoratrici precari di cooperativa sociale – continua De Amicis – quelli somministrati delle agenzie interinali fino ad arrivare agli addetti alle pulizie, lavoratori di tutte le età che vengono messi gli uni contro gli altri, generazioni contro altre generazioni”.

Per far fronte a tutto ciò e poter discutere delle istanze di cui gli esponenti del comitato si fanno portatori, il Comitato in difesa del Sistema Sanitario Nazionale ha annunciato che si sta organizzato un’iniziativa pubblica al fine di aprire un’assemblea aperta su questi temi, che porti a richiedere da parte delle istituzioni di tutti i livelli un’attenzione particolare per la complessa condizione della sanità aquilana.