29 Gennaio 2024 - 10:24:03

di Redazione

Domani, martedì 30 gennaio, alle 18 nell’auditorium del parco, la rassegna Musica per la città dei Solisti Aquilani ospita l’arte eccelsa di Gilles Apap, definito da Yehudi Menhuin “il violinista del ventunesimo secolo”.

“Più che un acrobata del violino, è un violinista per natura, diabolicamente abile ma soprattutto abitato dalla musica”, secondo il regista Bruno Monsaingeon. Un musicista fuori dagli schemi, che attraversa i più diversi repertori con impressionante naturalezza e pare, nessuna volontà di osservare la distinzione dei diversi generi. Ne è una dimostrazione, spiega Carla Di Lena nelle note di sala, il programma, disinvoltamente trasversale, che sarà proposto domani, martedì 30 gennaio, alle 18, nell’auditorium del Parco all’Aquila, nel settimo appuntamento della rassegna Musica per la città allestita dai Solisti Aquilani.
Dopo il concerto di Bologna all’auditorium Manzoni, l’orchestra torna a casa per offrire al pubblico aquilano e abruzzese l’incanto di un diamante della musica come Apap.

Nato in Algeria, di formazione francese e di studi statunitensi, è quasi inevitabile che Gilles Apap utilizzi la sua straordinaria abilità virtuosistica e interpretativa per vagare con gioia nei repertori di ogni luogo e di ogni tempo, sia quando si esibisce in recital, sia quando viene affiancato da una delle compagini orchestrali italiane più longeve e apprezzate nel panorama internazionale con I Solisti Aquilani.

L’orchestra si farà trascinare in un programma caleidoscopico, dove il divertimento (Kreisler che imita Pugnani) si alterna a uno dei monumenti della letteratura violinistica (il Concerto di Mendelssohn), dove le musiche popolari bulgare e irlandesi, nelle quali il violino dirige le danze, si infilano tra una Berceuse di Fauré e un Concerto di Rota, dove le struggenti canzoni country di Bill Monroe giocano con i ricordi centroeuropei di Enescu e con il sound parigino di Privat. In un giro del mondo che altro non può che esaltare la felicità della musica. I Solisti Aquilani si avvalgono della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.