Sulmona, Comitati cittadini per l’ambiente: "Sulmona e Falconara unite nella lotta"

29 Gennaio 2024 - 10:47:52

Una delegazione dei comitati cittadini per l’ambiente ha partecipato, il
27 gennaio, alla manifestazione di Falconara Marittima (An) contro la
grande raffineria Api sotto processo per disastro ambientale. Circa 5
mila persone hanno preso parte al corteo – promosso dai comitati locali
e dalla campagna nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile – che si è
snodato per le vie della città per protestare contro i ripetuti
incidenti che mettono in pericolo la salute e la sicurezza dei
cittadini.
Gli ambientalisti peligni hanno portato la loro solidarietà unitamente
alle tante delegazioni provenienti non solo dalle Marche ma anche dai
territori dove sono in atto lotte popolari contro gli impianti fossili,
come Ravenna, Brindisi e Taranto. E’ stata sottolineata l’identità di
vedute nel combattere l’inquinamento e i danni prodotti dalle fonti
fossili, come carbone, petrolio e gas, che sono la principale causa del
cambiamento climatico e i cui effetti disastrosi sono sempre più
evidenti.
Anche la Snam, al pari dell’Api, ha sempre garantito la sicurezza dei
propri impianti ma la realtà è ben diversa. Solo una decina di giorni fa
si è sviluppato un grande incendio alla centrale di stoccaggio gas di
Cupello (Chieti) gestito dalla Stogit, una società controllata dalla
Snam. L’incidente fa seguito alle diverse esplosioni di metanodotti Snam
verificatisi in Italia negli anni, tra cui quello di Mutignano di
Pineto, in Abruzzo, del 6 marzo 2015. Date queste premesse, chi può
escludere gravi incidenti che dovessero verificarsi alla centrale che la
Snam intende costruire a Case Pente di Sulmona?
Alla raffineria Api di Falconara di incidenti, anche mortali, ne sono
accaduti molti. Nell’aprile del 2018 il cedimento del tetto di un
serbatoio ha provocato la fuoriuscita di migliaia di metri cubi di
petrolio misto a virgin nafta. Queste sostanze, a contatto con l’aria,
hanno prodotto esalazioni idrocarburiche che per settimane hanno
ammorbato l’aria causando stati di soffocamento, difficoltà respiratorie
e altri malesseri nella popolazione. Dalle denunce sporte da oltre mille
cittadini è nata l’inchiesta “Oro nero” che ha messo sotto processo per
disastro ambientale e altri reati l’ex amministratore delegato dell’Api
e altri diciassette responsabili dell’Azienda.
Nei luoghi dove da decenni sono insediate industrie di combustibili
fossili i cittadini sono perennemente in lotta per difendere la loro
salute. In queste aree le morti per malattie respiratorie e per tumori
sono in tutta evidenza più alte che nel resto del Paese. Non c’è dubbio
che le esalazioni nocive della centrale Snam, in un’area chiusa come la
Valle Peligna, caratterizzata anche dal fenomeno dell’inversione
termica, produrranno un peggioramento della qualità della vita.
Per questo continuiamo la lotta contro un’opera non solo inutile ma
anche nociva per la salute e pericolosa per la sicurezza collettiva.
Sulmona, 29 gennaio 2024.

Comitati cittadini per l’ambiente