08 Febbraio 2024 - 12:43:27

di Redazione

Nell’ambito delle attività collaterali alla mostra “Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento”, in corso al MuNDA fino al 3 maggio prossimo, venerdì 9 febbraio, alle ore 18, all’Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis (via San Marciano) è in programma il concerto dell’ensemble Anima&Corpo diretto dal violinista Gabriele

Pro con Aloisia de Nardis soprano, Sara Meloni violino e Nicola Procaccini organo. Il programma “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini” comprende musiche di Frescobaldi, Colista, Mannelli, Rainaldi e Landi, tutti autori attivi in Italia nella prima metà del Seicento. L’evento promosso dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, dall’Università degli Studi dell’Aquila e dall’Associazione Angelo de Nardis di Prata, sarà introdotto dai saluti istituzionali del professor Edoardo Alesse, rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e di Federica Zalabra, direttrice del Museo Nazionale d’Abruzzo. Interverranno i professori Michele Maccherini e Arnaldo Morelli, docenti dell’Università degli Studi dell’Aquila.

L’ensemble Anima&Corpo nasce nel 2015 con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno
operato.

L’ingresso è libero. L’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis è un edificio religioso che ospita un dipinto di San Antonio da Padova, eseguito ad affresco da Francesco Bedeschini e collocato come pala
dell’altare maggiore. L’edificio fu gravemente danneggiato nel terremoto del 1793.

Numerosi, quindi, i rimaneggiamenti e le modifiche successive, tra cui la sostituzione del soffitto voltato con uno ligneo ad opera dell’ebanista Ferdinando Mosca da Pescocostanzo, autore anche del magnifico
soffitto di San Bernardino, arricchito da un dipinto di Vincenzo Damini, raffigurante Sant’Antonio da Padova che riceve il Bambino Gesù dalla Madonna. All’interno è presente un organo realizzato
da Luca Neri da Leonessa nel 1650, fieramente italiano con influenza olandese. L’Oratorio è stato
restaurato a seguito del sisma del 2009.