09 Febbraio 2024 - 11:40:42
di Tommaso Cotellessa
È partita oggi, con un incontro formativo al liceo Benedetto Croce di Avezzano, la prima attività formativa del percorso sull’Intelligenza emotiva previsto nell’ambito del progetto coordinato dal Prefetto a riposo Amalia Di Ruocco, volto alla prevenzione per combattere alla radice possibili atti di violenza e maleducazione tra minori. Sono 5 gli Istituti scolastici coinvolti con un team di 9 psicologi che incontrerà docenti e ragazzi.
Il progetto ‘Comunità coesa, città più sicura’, dopo una fase di confronto preliminare con le realtà del territorio, ha mosso i primi passi con l’incontro di questa mattina, al quale hanno preso parte l’assessore Cinzia Basilico, la dottoressa Amalia Di Ruocco e il Commissario Capo tecnico psicologo della Polizia di Stato, dottor Andrea Pelliccione, in servizio presso l’Ufficio sanitario della Questura dell’Aquila.
Il termine prevenzione è il filo conduttore di un’iniziativa che si propone di lavorare sui comportamenti dei ragazzi, isolando e ‘spegnendo’ sul nascere forme di violenza e di maleducazione, che potrebbero sfociare anche in atti penali, con lezioni teoriche psico-educative e con prove dimostrative ed esperienziali. Due incontri formativi riguarderanno esclusivamente il corpo docente: uno verterà sulle linee guida della gestione emotiva e uno sulla comunicazione efficace. 8 incontri, invece, saranno destinati solamente agli studenti. Nelle prossime settimane, le lezioni sull’affettività e sulla gestione delle emozioni coinvolgeranno il Liceo Torlonia, il Liceo Artistico “Bellisario”, l’Istituto Tecnico “Ettore Majorana” e l’Istituto Comprensivo Collodi-Marini.
Il Prefetto ha ringraziato le scuole che “ad anno scolastico già iniziato si sono lasciate coinvolgere dal progetto credendo nella proposta e impegnandosi anche in orario pomeridiano per i corsi”. Ha ricordato che il progetto per le scuole prevede anche gli incontri che gli istituti possono chiedere direttamente a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza su temi attinenti alla legalità. Poi ci sarà l’intervento a scuola di una persona che ha avuto problemi con la giustizia e che spiegherà ai ragazzi l’esperienza negativa avuta affinché non venga vissuta da chi ascolta. La richiesta di corsi con psicologi e gli incontri con l’ex detenuto può essere ancora formulata al comune da parte di scuole, enti e associazioni.
“Saranno quattro i binari principali sui quali si muoverà la fase formativa sull’intelligenza emotiva – ha ribadito il dottor Pelliccione – ovvero la Comunicazione assertiva, la capacità d’ascolto attivo e d’empatia, la costruzione di relazioni e la cooperazione tra pari. Docenti e studenti potranno confrontarsi con un team di esperti sui giusti e corretti percorsi da attivare per rafforzare quella che è l’intelligenza emotiva. Questi incontri permetteranno di lavorare sul gioco di squadra, sul senso di appartenenza territoriale e sulla capacità della comunità di sviluppare al suo interno relazioni sociali forti. Le lezioni pratiche che coordinerò aiuteranno i ragazzi a capire come gestire nel migliore dei modi e senza sfoci disfunzionali i sentimenti di rabbia, di rifiuto, di delusione, di prevaricazione e di disagio, imparando l’importanza di conoscere più a fondo se stessi e gli altri. Sono 13 le classi coinvolte: sarà un viaggio nel viaggio delle emozioni”.
“Colgo l’occasione – ha sottolineato l’assessore Cinzia Basilico nell’incontro – per ringraziare anche a nome del primo cittadino gli agenti della Polizia Locale di Avezzano che si sono resi protagonisti, due giorni fa, della brillante operazione su via XX Settembre che ha portato all’arresto, dopo un pericoloso inseguimento, di due giovani stranieri, trovati in possesso di un rilevante quantitativo di droga. Sono certa che l’azione di prevenzione a 360 gradi che stiamo portando avanti con esperti e professionisti, interagendo anche con le Forze dell’Ordine, aiuterà i giovani a trovare o a riscoprire nuovi canali e vettori di socializzazione e divertimento sano, allontanando definitivamente lo spettro del bullismo”.