15 Febbraio 2024 - 11:29:00

di Redazione

Educazione, prevenzione e rispetto verso se stessi e soprattutto verso gli altri.

E’ stata la tematica al centro dell’incontro di stamattina all’auditorium Ance dell’Aquila dal titolo “Bullismo: prevenzione, rispetto delle regole sportive e tutela della salute”, organizzato dalla segreteria generale regionale Abruzzo del Sindacato italiano appartenenti polizia (Siap).

Altro tema del convengo anche la comprensione delle cause che spingono i giovani a scelte criminali, asociali ed incivili, focalizzandole sul territorio, tramite un confronto multidisciplinare aperto tra istituzioni, figure professionali coinvolte, esperti del settore ed ordini professionali per ricercare delle strade per contrastare bullismo anche attraverso lo sport, evidenziando i rischi dettati dall’uso di sostanze dopanti e sull’etica dello sport.

“Con questi eventi cerchiamo di creare un’alleanza educativa e infatti abbiamo unito avvocati, forze di polizia, studenti, insegnanti, genitori perché puntiamo molto sulle educazione, sul rispetto e sulla prevenzione – ha detto Alberto Ravanetti, segretario regionale Siap Abruzzo- Come sindacato di polizia abbiamo voluto dedicare questa manifestazione ai ragazzi, perché li abbiamo nel cuore e vogliamo che nessuno di loro debba più soffrire gratuitamente, e soprattutto che ci sia rispetto. Vogliamo anche che sappiano che ci sono enti e istituzioni che gli sono vicini”.

Tra i mezzi di contrasto al bullismo, ha precisato ancora Ravanetti, “in primo luogo c’è l’educazione della famiglia, poi c’è la scuola e infine sport, quando viene fatto in un ambiente sano, pulito e leale dove ci sia rispetto delle regole e dell’altro”. 

Lo sport è anche uno strumento per aiutare le vittime di bullismo ad avere una maggiore sicurezza in se stesse, “uno stimolo per spegnere il computer, staccarsi dallo smartphone ed essere più estroversi, puntando sulla propria crescita personale e l’autostima. Ovviamente parliamo di un’attività sportiva sana che educhi le nuove generazioni a non cercare scorciatoie pericolose e lontana obiettivi irraggiungibili”.