16 Febbraio 2024 - 10:21:53
di Tommaso Cotellessa
Prosegue l’ospitalità ai massimi interpreti di fama mondiale all’interno della 78esima stagione della stagione della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” con un appuntamento speciale: per la prima volta a L’Aquila in concerto all’Auditorium del Parco, domenica 18 febbraio con inizio alle ore 18 il grande pianista e compositore turco Fazil Say.
Grazie al suo straordinario talento, Fazil Say cattura l’attenzione di critica e pubblico. I concerti di questo artista sono qualcosa di diverso dal solito: più diretti, più aperti, più appassionati. Le caratteristiche di Say colpirono il compositore Aribert Reimann, in visita ad Ankara nel 1986 e lo indussero a chiedere al pianista e pedagogo americano David Levine di prendersi cura della formazione del giovane allora sedicenne, usando le parole ormai molto citate: “Dovete assolutamente ascoltarlo, questo ragazzo suona come un diavolo”. E così avvenne portandolo con sé in Germania.
Fazil Say aveva studiato con Mithat Fenmen, a sua volta allievo di Cortot. Fenmen, affascinato dallo straordinario talento naturale del suo giovane allievo, lo spinse ad improvvisare ogni giorno su temi quotidiani ed è probabilmente questo esercizio che ha fatto di Say il pianista e compositore che è oggi. La carriera internazionale inizia dalla vittoria al Concorso Internazionale “Young Concert Artists” di New York nel 1994. In seguito si è esibito con tutte le migliori orchestre americane ed europee e con numerosi grandi direttori d’orchestra, sviluppando un repertorio diversificato che spazia da Bach, ai “classici”, oltre alla musica romantica e contemporanea, comprese le sue composizioni per pianoforte. Si è esibito in innumerevoli paesi, in tutti e cinque i continenti. È molto attivo anche nella musica da camera. La sua tecnica eccezionale gli permette di padroneggiare il repertorio con stile sorprendente. Le sue registrazioni sono acclamate dalla critica e hanno ricevuto numerosi premi. Continua a registrare i suoi lavori sotto la sua etichetta ACM.
Il programma di Fazil Say inizia con la trascrizione di Busoni della celebre Ciaccona in Re minore per violino solo di J. S. Bach. Segue l’esecuzione della celebre Sonata “La Tempesta” op. 31 n. 2 di Beethoven. Say esegue poi la Sonata “Nella strada, 1.X.1905″ composta da Leoš Janáček a seguito dell’assassinio di un operaio che partecipava alle manifestazioni per la fondazione di una università in lingua cèca. In chiusura del programma è inoltre prevista l’esecuzione di alcune composizioni dello stesso Fazil Say.