19 Febbraio 2024 - 17:30:43

di Tommaso Cotellessa

Nel corso di un’operazione congiunta della Polizia Giudiziaria, Polizia di Stato e dei Carabinieri, le forze dell’ordine hanno incastrato uno pseudo assicuratore, che truffando i suoi clienti, vendeva finti contratti di polizze assicurative per autovetture, così da far credere agli utenti di essere in regola con la norma del Codice della Strada che prevede la polizza Rca obbligatoria, ma in realtà i contratti sottoscritti, nonostante il pagamento, non avevano alcuna validità.

Si tratta di una truffa in piena regola, i soldi infatti venivano intascati interamente dal cinquantanovenne residente a L’Aquila che in realtà non impartiva alcun servizio.

Non si tratta della prima truffa per l’indagato, che è anzi un volto noto nell’ambiente. È infatti emerso dalle indagini che l’uomo era già stato radiato dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni con provvedimento del 5 aprile 2022, ma ciò non gli ha impedito di continuare a ingannare con artifizi e raggiri decine di automobilisti.

L’attività della polizia giudiziaria, della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, conclusasi nella mattinata del 15 febbraio, è stata innescata dalla rilevazione di un anomalo incremento dei veicoli circolanti nel capoluogo e sull’autostrada A24 prive della copertura assicurativa obbligatoria. A seguito di indagini, è emerso che numerosi cittadini circolavano alla guida di autovetture senza la polizza RCA prescritta dal Codice della Strada, ma la circostanza più allarmante è stata che i malcapitati, fermati dagli agenti, esibivano i certificati di assicurazione che credevano di aver regolarmente sottoscritto con il pagamento in contanti del relativo premio, che in realtà veniva incassato dallo pseudo assicuratore.

 A seguito di quanto emerso operazioni degli agenti, la Procura della Repubblica di L’Aquila, viste le molteplici notizie di reato ricevute a carico del cinquantanovenne e supportate anche dalle querele che nel frattempo alcune delle vittime avevano presentato alle forze dell’ordine, ha emesso un decreto di perquisizione locale e personale eseguita nella mattinata di oggi, lunedì 19 febbraio, nell’appartamento dell’uomo ritenuto autore delle truffe. Gli agenti hanno sottoposto a sequestro probatorio quattro PC portatili, due PC da scrivania, uno smartphone, 4 pendrive e centinaia di contratti di assicurazione per ulteriori accertamenti al fine di verificarne la validità.

Le indagini proseguiranno nei prossimi mesi, ma nel frattempo non è da escludere che siano in circolazione ancora numerosi veicoli non assicurati i cui proprietari, ignari di trovarsi in una situazione di irregolarità, corrono il rischio di vedersi sequestrata l’autovettura, ma soprattutto di essere esposti a tutte le onerose conseguenze qualora, in caso di incidente, dovranno sostenere a totale loro carico le spese risarcitorie.