23 Febbraio 2024 - 17:08:08
di Martina Colabianchi
Dopo l’avvio ufficiale dei lavori di demolizione e ricostruzione delle sei palazzine Ater di via Verzieri a Preturo, il Coordinamento ERP chiede un’immediata rimodulazione del cronoprogramma che dia certezza di fondi e tempi per la ricostruzione di tutte le case di edilizia popolare residue.
L’iniziativa nasce – scrivono in un comunicato – “dal silenzio reiterato dell’Ater e dalla volontà di fare chiarezza. Non abbiamo più sentito parlare del cronoprogramma a suo tempo concertato con Ministero, Provveditorato OOPP, Regione e Ater, né siamo riusciti ad avere dal nostro capocondominio le dovute informazioni“.
“Abbiamo poi appreso dalla stampa che – continuano -:
- Non ci si affida più ai fondi – sisma per la ricostruzione e che questa riparte con l’Ecobonus in un progetto pilota sui 66 alloggi di via Verzieri (che a suo tempo erano stati esclusi per evidenti problemi sismico/idrogeologici con un esorbitante costo di circa 470.000 euro ad alloggio);
- Lo stesso consigliere Pietrucci ha configurato una soluzione Ecobonus a partecipazione regionale considerato che sono ancora centinaia gli alloggi da ricostruire e che non si potrà contare sugli insufficienti ed incerti (per tempi e scadenze) “fondi Ecobonus” “.
“Resta fermo che – proseguono – in caso di mancate risposte il Coordinamento si vedrà costretto a riprendere più efficaci vertenze presso Ministero, Regione e ATER per ottenere i necessari finanziamenti, a completare il contenzioso per danni avviato con l’avv. Corti da tutti i proprietari che avevano dato mandato all’Ater, attraverso una delega, di curare la ricostruzione dei loro appartamenti, così come era previsto dalle Opcm e che a tutt’oggi si sono ritrovati invischiati nella lentezza e nella negligenza dell’Azienda per cui, pur essendo titolari della proprietà delle abitazioni, sono stati penalizzati rispetto agli altri proprietari delle case E e a quindici anni dal terremoto sono ancora senza case, oltre che a continuare a garantire a tutti gli affittuari Ater l’applicazione dei canoni sociali di cui alla L.R. 96/96 n.b.)“.
“Responsabilmente, infine, ci sentiamo di consigliare al Presidente Isidori di revocare l’appalto e di acquistare con i 31 milioni almeno 130 alloggi a libero mercato“, conclude il Coordinamento ERP.