24 Febbraio 2024 - 19:02:31

di Martina Colabianchi

Le organizzazioni sindacali che, da mesi, si battono a difesa della sanità pubblica, e dei nuclei di cura primaria che Asl 1 e Regione vorrebbero smantellare, hanno deciso di terminare il presidio presso la Direzione generale della Asl avendo ottenuto, al terzo giorno di mobilitazione, un incontro con il Ministro della Salute Schillaci che, martedì 27 febbraio, sarà in città per inaugurare l’anno accademico di Univaq“.

Così, in una nota, i gruppi consiliari di opposizione Partito Democratico, Il Passo Possibile, L’Aquila Coraggiosa, L’Aquila Nuova e 99 L’Aquila in merito al presidio, durato tre giorni, tenuto da sindacati, medici e cittadini dentro e fuori la sede della Direzione generale della Asl 1 a difesa dei Nuclei di cure primarie. Due le tappe fondamentali della seconda fase della mobilitazione che, come sperano le sigle sindacali insieme alle minoranze consiliari, avranno luogo ad inizio settimana: il Consiglio comunale aperto sulla sanità aquilana di lunedì 26 febbraio, e un’interlocuzione con il ministro della Salute Orazio Schillaci in occasione della sua visita all’Aquila programmata per martedì 27 febbraio.

Di fatto, il Ministro della Salute – su invito del senatore Liris – ha avuto una diversa sensibilità rispetto al manager della Asl 1 Ferdinando Romano e al sindaco dell’Aquila, nonché presidente del comitato ristretto dei sindaci, Pierluigi Biondi che hanno tentato di ignorare la straordinaria mobilitazione di cittadine e cittadini esasperati dallo stato disastroso in cui versa la sanità provinciale“, affondano i gruppi di opposizione.

Non sono solo i gruppi di opposizione ad aver in qualche modo ringraziato il senatore Guido Liris, esponente di spicco di Fratelli d’Italia, per aver messo in contatto le sigle sindacali in protesta con il Governo nazionale. Anche la CGIL, in prima fila in queste giornate di presidio, ha voluto sottolineare in una nota la “fruttuosa interlocuzione” avuta con il senatore e grazie alla quale il tema sarebbe stato portato all’attenzione del ministro.

Per le minoranze, infatti, anche il diritto alla salute “sarebbe oggetto della guerra politica tutta interna a Fratelli d’Italia che, in questi anni, ha svenduto i diritti delle cittadine e dei cittadini sull’altare degli interessi di partito”.

“Se il loquace sindaco Biondi, in queste ore, ha preferito restare chiuso in un emblematico silenzio, il manager Romano ha tentato volgarmente di difendere il suo operato parlando di “mobilitazione di stampo elettorale” e fornendo dati fantasiosi e non corrispondenti alla realtà“.

Il Consiglio comunale straordinario di lunedì 26 febbraio alle 15, aperto alla città, – proseguono – sarà l’occasione per un confronto franco e senza infinginenti, così che si possa finalmente dire una parola di verità. Di certo, la battaglia proseguirà oltre il Consiglio di lunedì e fino a risoluzione delle criticità della sanità provinciale“.

Ci auguriamo che Romano e Biondi abbiano il coraggio di confrontarsi con le cittadine e i cittadini che invitiamo ad essere presenti“, concludono le minoranze in Consiglio comunale.