25 Febbraio 2024 - 20:21:23

di Tommaso Cotellessa

Il progetto di realizzazione del Parco Urbano di Piazza d’Armi, da tempo osteggiato da ostacoli e ritardi, si trova ora nel mezzo di una tempesta politica dopo le recenti decisioni della Giunta Biondi. Ciò che doveva essere un polmone verde e culturale per la città, ora per le opposizioni rischia di trasformarsi in un pasticcio amministrativo, che infatti criticano con veemenza le scelte dell’amministrazione.

La richiesta di indagare sul mancato avanzamento del progetto è stata avanzata dall’consigliera Stefania Pezzopane e ha portato alla convocazione di una commissione di garanzia, volta a fare chiarezza sui dubbi e le preoccupazioni emerse riguardo alle recenti decisioni prese dall’amministrazione comunale.

Secondo quanto dichiarato dai membri dell’opposizione, il Parco Urbano di Piazza d’Armi è ancora lontano dall’essere realizzato, nonostante siano trascorsi sette anni dalla sua approvazione. Inoltre, i recenti sviluppi, guidati da una determina del Dirigente Architetto Roberto Evangelisti, hanno ulteriormente complicato la situazione.

La determina, datata 27 settembre 2023, ha sollevato una serie di critiche e dubbi riguardo al processo decisionale adottato dall’amministrazione. In particolare, si contesta la rimodulazione del progetto definitivo, che ha comportato la ridistribuzione di fondi destinati al Parco Urbano per altri scopi non specificati. Inoltre, le modifiche apportate al progetto includono la trasformazione dei parcheggi da interrati a livello stradale e una riduzione significativa della capacità dell’auditorium, passato da 2000 a 900 posti.

Le decisioni prese dall’amministrazione hanno sollevato anche interrogativi sulla trasparenza e la coerenza del processo decisionale. In particolare, l’assegnazione di un nuovo incarico professionale allo stesso studio di progettazione, nonostante i dubbi sulla validità del progetto precedente, ha sollevato domande sulla coerenza delle azioni dell’amministrazione.

Inoltre, si è sollevato il caso della rescissione del contratto con la Rialto, un passo giusto ma tardivo, secondo i critici, che si domandano perché l’amministrazione abbia atteso cinque anni prima di prendere questa decisione.

Infine, la mancanza di chiarezza riguardo al destino dei fondi donati dalla Fondazione Abruzzo Australia per il progetto del Parco Urbano ha sollevato ulteriori dubbi sulla gestione del progetto.

Gli oppositori dell’amministrazione sostengono che queste decisioni potrebbero indicare una mancanza di impegno nell’avanzamento del progetto del Parco Urbano e sollecitano un’azione immediata per garantire che le risorse siano utilizzate per lo scopo originariamente previsto.

Le opposizioni hanno inoltre ribadito l’importanza di realizzare il Parco Urbano senza ulteriori ritardi, sottolineando l’importanza di non privare la città del suo futuro.

La commissione di garanzia continuerà ad indagare su queste questioni, promettendo un ulteriore accesso agli atti per gettare luce sui recenti sviluppi e assicurare la trasparenza e l’efficacia del processo decisionale amministrativo.