01 Marzo 2024 - 13:14:39

di Tommaso Cotellessa

Ancora grande e diffusa la condizione di confusione in seno all’Azienda per il Diritto agli Studi universitari dell’Aquila.

A ribadirlo in conferenza stampa è il Partito Democratico dell’Aquila con il Segretario Comunale Nello Avellani ed il candidato consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci .

Gli esponenti dem chiedono infatti maggiore attenzione per gli studenti universitari e per l’Università dell’Aquilaé.

“I mal servizi il malfunzionamento dell’Adsu, che si traduce nel ritardo del pagamento delle borse di studio, nella lunga lista degli idonei non beneficiari, nella casa dello studente sostanzialmente spostata a Cansatessa lontana da qualsiasi servizio, non fa altro che avere un riverbero negativo sulla nostra università” queste le parole di Avellani il quale incalza affermando che con ogni probabilità le famiglie degli studenti fuori sede leggendo quanto sta accadendo all’Aquila decideranno di iscrivere i loro figli altrove. Questa però per il segretario Pd non è un’ipotesi possibile l’università infatti per Avellani “è un patrimonio di questa città ed uno dei cardini su cui va costruito il tessuto non solo culturale ma sociale ed economico. Noi chiediamo che non ci si dimentichi dell’università e della città universitaria. Bisogna avere maggiore attenzione per questi servizi e la gestione purtroppo in questi anni non può che dirsi Fallimentare

L’ADSU L’Aquila paga infatti lo scotto di una confusione a livello gestionale tra CDA e Direzione, che si riverbera sulla qualità dei servizi erogati agli studenti e su alcune scelte strategiche che impatteranno sul futuro a medio termine della popolazione studentesca che sceglie L’Aquila per avviare il percorso universitario.

A fare il punto della situazione – con particolare riferimento ai temi della nuova casa dello studente e delle borse di studio – è il componente del CDA di ADSU Gianluca Cervale.

L’avvocato ha infatti spiegato come da qualche mese a questa parte si è venuta a creare una situazione di gestione caotica diciamo, che trova fondamento soprattutto nel conflitto che si è generato fra il Cda e la direzione amministrativa dell’ente. Si tratta, per Cervale, di una situazione che va pian piano in via di soluzione ma che trova ancora delle controversie giudiziali aperte e che, sempre secondo Cervale, non è stata adeguatamente affrontata dall’azienda.

Per l’avvocato si doveva arrivare a delle soluzioni diverse da quelle che invece hanno generato caos e situazioni grottesche.

In tutto ciò a pagare la malagestione è la popolazione studentesca ed è proprio nei confronti di quest’ultima che si rivolge la principale preoccupazione di Cervale, il quale ricorda che: “E’ una situazione grottesca, creata dalla gestione approssimativa del Consiglio d’amministrazione. La conseguenza di quella gestione è avere due direttori, uno in carica e uno sospeso: ridicolo. Si deve poi riflettere sui risultati dell’azienda in questi cinque anni”.

“Quello che, in campagna elettorale, si vende come un successo – conclude -, è solo una certificazione di inadeguatezza. In ben cinque anni si è conclusa solo la permuta con il Comune dell’Aquila per l’area della ex Carducci. Cinque anni per una permuta. Se tutto va bene la casa dello studente sarà pronta per il 2028: un disastro per la città e per l’Università”