11 Marzo 2024 - 11:57:22
di Redazione
“Ho aspettato che si consolidassero i risultati. Un’ora fa ho chiamato Marsilio. Mi sono congratulato con lui. Il risultato è stato chiarissimo. Gli ho augurato buon lavoro assicurando che faremo un’opposizione che possa essere d’aiuto per realizzare progetti e programmi”.
Lo ha affermato Luciano D’Amico, commentando l’esito del voto, nel corso di una conferenza stampa che ha tenuto questa mattina nel suo comitato elettorale.
“Il risultato è chiaro: un abruzzese su quattro ha votato la coalizione Marsilio, uno su quattro ha votato la nostra coalizione. Ma due abruzzesi su quattro non hanno votato. Questa è la sconfitta più bruciante al di là dei risultati delle coalizioni. Per questo ci impegneremo molto nei prossimi cinque anni – ha aggiunto – Non siamo riusciti a convincere gli abruzzesi che l’ente regione impatta sulla vita di tutti i giorni e a convincere i giovani che il loro futuro può essere determinato anche dalle scelte che l’ente regione fa – aggiunge – Cercheremo di essere propulsivi, di essere di stimolo per far sì che la regione Abruzzo possa raggiungere dei buoni risultati”.
“L’esperienza del campo largo è stata straordinaria per Abruzzo perché ha consentito di condividere programma davvero straordinario. Auspico che possa essere riproposto in altri contesti. Al di là del risultato elettorale, trovo l’esperimento del campo largo davvero straordinario”, ha aggiunto, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano delle elezioni amministrative a Pescara, dove pure il campo largo si presenta unito. D’Amico dice inoltre di aver sentito i leader di partito e “con tutti siamo d’accordo di non lasciare che questa esperienza nella regione Abruzzo termini con il risultato elettorale. Continueremo a lavorare qui in Abruzzo con tutte le forze politiche della coalizione”.
“Faremo cinque anni di opposizione molto ferma e molto seria e siamo convinti che riusciremo a costruire un’alternativa al governo delle destre. Abbiamo dimostrato che questo è possibile perché, anche se il risultato è chiaro, i punti di differenza sono pochi – ha proseguito – Evidentemente non siamo riusciti a spiegare bene la bontà del programma, la capacità e la professionalità dei candidati e di questo mi assumo la piena e chiara responsabilità”.
A chi ha chiesto cosa si rimproveri, D’Amico ha risposto: “Forse non aver insistito molto nello stimolare tutti i candidati a parlare del programma e di quello che avremmo voluto fare per l’Abruzzo”. Sul mancato ‘effetto Sardegna’, D’Amico sottolinea che “ogni regione fa una storia a sé ed era impensabile trapiantare in Abruzzo l’effetto Sardegna. Se però per effetto Sardegna intendiamo pure una sinistra che voglia essere alternativa e pronta al governo – osserva – io credo che questo ci sia stato. Abbiamo perso le elezioni, non c’è alcun dubbio, ma il modo in cui le abbiamo perse vuol dire che c’è un’alternativa a questa destra. Lo stato d’animo è quello di aver fatto un primo passo e di avere di fronte una lunga marcia”.
“Ovviamente ci avrebbe fatto immensamente piacere vincere. Non abbiamo vinto – ha concluso – ma abbiamo dimostrato primo che è possibile trovare un’ampia convergenza su linee programmatiche fondamentali, secondo che dialogando con gli abruzzesi tutte le forze della coalizione sono riuscite a creare un programma straordinario e terzo l’avere messo in campo un gruppo di candidati che credibilmente può aspirare ad essere classe dirigente di questa regione. Quindi non vedo effetti negativi, se non ovviamente il risultato elettorale, ma vedo effetti positivi come linea di tendenza verso cui procedere senza nessuno indugio e con un impegno decisamente rafforzato alla luce dell’esperienza felicissima che il ‘Patto per l’Abruzzo’ ha rappresentato per noi”.
Le reazioni degli esponenti del campo largo:
Benifei (Pd) “pancia a terra per costruire l’alternativa”
“Il risultato in Abruzzo non è quello che speravamo: nonostante una campagna generosa e partecipata – per la quale un grandissimo ringraziamento va a Luciano D’Amico, alla sua competenza e alla sua passione – non siamo riusciti a rimontare abbastanza da cambiare un esito che per mesi in tanti consideravano già scritto e che invece è rimasto in bilico fino all’ultimo e ha visto il Partito Democratico crescere tantissimo, dall’11 al 20% in 5 anni“. Lo dichiara il capodelegazione Pd a Bruxelles, Brando Benifei. “In Sardegna ci siamo riusciti, in Abruzzo abbiamo solo sfiorato il risultato. Ma la destra è tutt’altro che imbattibile: anzi, è divisa e ha dovuto mobilitare ogni risorsa ed energia per evitare la seconda sconfitta in pochi giorni. Andiamo avanti, con pazienza e determinazione. A giugno abbiamo altre elezioni decisive, a partire dalle europee: lavoriamo pancia a terra, giorno per giorno, per costruire l’alternativa”
Fratoianni (Si) “mastichiamo amaro perché ci abbiamo creduto”
“Si, abbiamo recuperato molti voti alla destra e Luciano D’Amico è riuscito a restituire anima e cuore a una coalizione che sembrava non avere alcuna chance. Però è inutile negare che mastichiamo amaro, perché ci abbiamo creduto e non siamo riusciti a ribaltare fino in fondo la situazione. Ora, non abbiamo altra strada che continuare a lavorare e costruire proposte per migliorare la vita dei cittadini“. Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Dispiace anche – prosegue il leader di SI – che sia già ripartito il tormentone sulle dimensioni del campo. Argomento cui sono affezionati i media, ma anche qualche segretario di partito, che continua a fare l’altalena sul tema delle alleanze, a seconda di vittorie e sconfitte. Evidentemente non è ancora chiaro, forse, che mentre discettiamo della dimensione del campo gli altri si portano via il pallone. Grazie a Luciano D’Amico, risorsa vera e straordinaria. Grazie agli abruzzesi di Alleanza Verdi Sinistra, la nostra forza ha ottenuto un risultato superiore a tutti i dati storici – conclude Fratoianni – e riporta gli ecologisti e la sinistra nel consiglio regionale dell’Abruzzo dopo quasi 20 anni. Andiamo avanti, con coraggio.“
Piero De Luca (Pd) “Rilanciamo sforzi per unire le opposizioni”
“Luciano D’Amico ha fatto tutto quanto era possibile e va ringraziato profondamente per la passione e la generosità con cui si è speso in Abruzzo, insieme alle candidate e ai candidati in campo. Eppure, non è bastato. Questo ci deve spingere a non abbandonare però il percorso avviato, su cui stiamo lavorando e si sta spendendo con tenacia la segretaria Schlein, di unire le forze delle opposizioni. Al contrario, abbiamo il dovere di rilanciare nelle altre regioni questo sforzo e realizzare anche un ulteriore salto di qualità in termini di coesione e compattezza, puntando sempre più su programmi e progetti condivisi di governo delle nostre comunità, in alternativa ad una destra del tutto inadeguata“. Così il deputato democratico, Piero De Luca
Ascani (Pd) “Al lavoro per far crescere il centrosinistra”
“Grazie a Luciano D’Amico e all’intera coalizione che l’ha sostenuto per l’entusiasmo, l’impegno, la generosità in una competizione difficile. Buon lavoro al presidente Marco Marsilio. In Abruzzo ora il centrosinistra potrà svolgere con ancora più forza l’opposizione nell’interesse esclusivo degli abruzzesi. E grazie anche alla grande determinazione degli elettori, dei militanti e dei dirigenti del Pd per il risultato ottenuto. Adesso tutti al lavoro per far crescere il progetto dell’alternativa alla destra nel Paese“. Lo ha detto Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente della Camera.
De Cristofaro (VS) “Solo coalizione progressista può battere destra”
“Marsilio dice che il testa a testa c’era solo nei nostri sogni, che il campo largo non è il futuro. In realtà tira un sospiro di sollievo e lo dice perché la sconfitta l’ha temuta davvero. In Abruzzo la destra ha avuto paura di perdere e ha aperto i cordoni della borsa, finanziando a pochi giorni dal voto progetti che aveva lasciato colpevolmente lì fermi per anni. Per battere la destra non c’è altra strada che quella di una coalizione progressista, ma deve diventare un’alleanza più politica che aritmetica. Per battere la destra dobbiamo battere anche la sfiducia degli elettori. Convincerli che l’Italia che vogliamo costruire è migliore di quella che ci stanno proponendo loro. L’astensionismo infatti resta alto, e un abruzzese su due non è andato a votare. Buono il risultato di Alleanza Verdi e Sinistra: cresciamo di un punto rispetto alle politiche ed eleggiamo un consigliere dopo molti anni di assenza dal Consiglio regionale”. Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama
Furfaro (Pd) “Abbiamo perso ma nel Paese la partita è aperta”
“Grazie, innanzitutto, a Luciano D’Amico. Una persona straordinaria, competenza e forza gentile. Grazie a lui e all’unità delle forze che lo hanno sostenuto, in Abruzzo abbiamo combattuto una partita che fino a pochi giorni fa era impensabile persino giocare. Il @pdnetwork fa un risultato incredibile, grazie a una comunità che ha ritrovato entusiasmo e passione. Le partite si vincono e si perdono, il punto politico è che siamo tornati a giocarle, che la destra non è invincibile, che tutto è nuovamente aperto. Per vincere, l’unità è necessaria, ma non basta. Serve passione, credibilità e coesione. Tre punti fondamentali per rilanciare la sfida dell’alternativa a Meloni. Coltiviamola con cura, noi ci siamo“. Lo scrive in un post su X Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico
Sereni (Pd) “Con D’Amico battaglia per il diritto alla salute”
“Voglio anche io abbracciare e ringraziare Luciano D’Amico e tutti i candidati e le candidate che hanno condiviso con lui e con noi una grande battaglia per difendere il diritto alla salute degli abruzzesi, la possibilità di uno sviluppo sostenibile e l’idea di un futuro migliore per i giovani di quella terra meravigliosa che è l’Abruzzo. La generosità e competenza sua e di tutte le forze della coalizione saranno preziose per continuare dall’opposizione, in modo limpido e determinato, a mettere al centro i problemi quotidiani dei cittadini e delle cittadine della regione, a cominciare da quelli della sanità pubblica che resta per il Partito Democratico a livello nazionale una battaglia assolutamente prioritaria”. Così in una nota Marina Sereni, componente della segreteria nazionale del Partito democratico.
Coordinatore M5s Abruzzo rimette l’incarico nelle mani di Conte, “Chiedo scusa per non aver fatto di più'”
“Apro la mia personale riflessione sul ruolo da Coordinatore e la metto nelle mani del presidente Giuseppe Conte. Non devo invece riflettere sul sostegno incondizionato al mio amato MoVimento. Ero tra gli avanguardisti nel 2007 e ci sarò sempre per i valori e le idee che il MoVimento porta avanti e per le quali ne sono follemente innamorato“. Lo scrive sui social il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Abruzzo, Gianluca Castaldi, dopo l’esito del voto. “Che peccato per noi abruzzesi aver perso l’occasione di una guida speciale come Luciano D’Amico – scrive Castaldi – A lui il mio grazie e a tutti coloro si sono spesi per provarci. Sono certo che comunque si stia creando qualcosa di importante e la sua guida a capo dell’opposizione sarà viatico di proposte e lotta. Personalmente chiedo scusa per non aver fatto di più. Il cuore e l’impegno non sono bastati a battete i loro candidati“
Serracchiani (Pd) “Costruire opposizione compatta a Marsilio”
“Un grande grazie a Luciano D’Amico per la generosità con cui ha guidato la coalizione di centrosinistra. C’è ancora molta strada da fare. Il Pd ha fatto la sua parte e ha ottenuto un bel risultato di cui ringrazio elettori e militanti. Ora dobbiamo costruire, giorno per giorno, una opposizione sempre più seria, compatta e determinata alla giunta Marsilio. Comincia un altro percorso e D’Amico sarà una guida autorevole“. Così in una nota Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Partito democratico.
Cristallo (Pd) “Il Partito Democratico guadagna consensi, perde il populismo”
“Il Partito Democratico guadagna consensi sia sul 2019 che sul 2022 e si attesta come primo partito della coalizione e dopo anni torna ad ottenere al 20%.Il Movimento perde il 65% dei consensi rispetto al 2022 e al 2019 La Lega perde il 75% rispetto alle scorse regionali e un sesto rispetto alle politiche Fratelli d Italia raddoppia i consensi del 2019, ma perde rispetto alle politiche Questi dati ci dicono che il populismo perde, il sovranismo pure e trionfa la politica che è governo della complessità . La “cura” Schlein funziona e testimonia la credibilità della leadership della segretaria che ha condotto una generosissima campagna di prossimità e ristabilito connessioni sentimentali. Il vento è cambiato, eccome”. Lo afferma Jasmine Cristallo della direzione nazionale del Pd commentando il voto in Abruzzo
Bonafoni (Pd)”Grazie D’Amico, continuare a seminare”
“In Abruzzo fino a poche settimane fa il distacco fra noi e la destra era di venti punti. Abbiamo chiuso a meno sette. Il Pd raddoppia il suo consenso rispetto al 2019, e cresce in maniera molto significativa anche rispetto alle ultime politiche. Abbiamo perso, ma abbiamo seminato. Questo grazie a una campagna porta a porta che ha visto impegnata in prima persona la segretaria Elly Schlein, grazie a un candidato generoso e credibile come Luciano D’Amico e grazie a una squadra di dirigenti locali straordinaria guidata da Daniele Marinelli. Non ci sono alternative all’unità del campo progressista. Queste elezioni non lo smentiscono, semmai lo ribadiscono. Con un assillo su tutti: l’astensione che continua ad aumentare, le aree interne che ci voltano ancora una volta le spalle. Se c’è un punto da cui ripartire senza farci sconti è questo: ricostruire una speranza, a partire da dove si è assottigliata fino a spegnersi, fino a trasformarsi in rifiuto”. Così in una nota Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd.
Sarracino (Pd) “Meloni in difficoltà se le opposizioni compatte”
“In Abruzzo il centrosinistra ha perso. Purtroppo non siamo riusciti a replicare il risultato della Sardegna. Ma al netto di tutto, Luciano D’Amico e il Pd abruzzese hanno fatto una straordinaria campagna elettorale, rendendo contendibile una regione che sembrava già persa. Ora però assisteremo alla solita discussione per cui mettere insieme le opposizioni è stato un errore e che non sarebbe la strada da perseguire. E quale sarebbe allora la strada? Quella della corsa solitaria? Quella della irrilevanza politica? Quella di non farci percepire come alternativa competitiva? Parliamoci chiaro, come nella vita di tutti i giorni, si può vincere e si può perdere, ma fino ad oggi Giorgia Meloni è andata in difficoltà sempre e solo quando le opposizioni si sono dimostrate compatte. È un lavoro semplice? No. Richiede fatica e pazienza? Si. Ma la strada è quella giusta e per capirlo basta farsi un giro nella realtà. Perché l’unità del campo largo ce la chiedono innanzitutto le persone comuni, quelle che non si rassegnano alla protervia e alla arroganza di questa destra. Ora avanti con le prossime sfide, perché la partita è solo all’inizio“. Lo scrive sui social il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino
Bonaccini (Pd) “Il Partito Democratico in Abruzzo torna dopo tanto tempo sopra il 20%”
“Il Pd abruzzese ha fatto un grande lavoro, unitario e il risultato di lista lo ha premiato, riportandoci dopo tantissimo tempo sopra il 20%“. E’ il dato delle regionali in Abruzzo che sottolinea Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e del partito. “Faccio le mie congratulazioni al collega Marco Marsilio – dice – a cui ho scritto stamane, per la rielezione a Presidente della Regione Abruzzo. In questi mesi ho potuto conoscere e apprezzare Luciano D’Amico, che ringrazio per la bella e impegnativa corsa: il lavoro importante che ha svolto non vada disperso, al pari di quello di una coalizione che si è dimostrata competitiva perché larga e coesa. Faccio i migliori auguri di buon lavoro ai nostri consiglieri eletti e ringrazio tutti le candidate e i candidati per il contributo importante che hanno portato alla lista“
Conti (Pd) “Difficile rincorrere presidente uscente”
“Massimo rispetto e gratitudine per la corsa del centrosinistra guidata da Luciano D’Amico. Chi sta sul territorio conosce la difficoltà di rincorrere un presidente uscente e radicato, per di più sostenuto dalla premier Meloni in persona con tutto il Governo, più preoccupato delle proprie sorti che di quelle della regione, quindi quel 7% di distacco ci lascia l’amaro in bocca ma è un terreno tutto da esplorare e riconquistare. Al Partito democratico, secondo partito d’Abruzzo, gli elettori stanno assegnando un compito di traino, aggregazione e allargamento anche oltre le forze politiche tradizionali, verso forze e energie civiche“. La segretaria del Pd Fvg Caterina Conti commenta così l’esito delle elezioni regionali in Abruzzo