12 Marzo 2024 - 12:55:00

di Tommaso Cotellessa

Questa mattina un centinaio di attivisti del coordinamento aquilano per la Palestina si sono dati appuntamento dinanzi al tribunale dell’Aquila per manifestare solidarietà ad Anaan Yaeesh, il cittadino palestinese residente a L’Aquila per il quale è stata presentata una richiesta di estradizione dallo stato di Israele accolta dal ministro Nordio. Attualmente Anaan è recluso nel carcere di Terni da circa un mese.

Proprio nella mattinata di oggi all’interno del Tribunale aquilano si è svolta la camera di Consiglio che decidere sull’ istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato di Yaeesh.

L’appello che si leva dai manifestanti oltre a mostrare vicinanza al giovane palestinese e solidarietà a tutti i prigionieri politici, vuole anche essere un grido di denuncia nei confronti di quella che viene definita come una “caccia al palestinese” frutto di un pesante clima di repressione del dissenso scaturito dalla posizione adottata dallo stato di Israele con la complicità dello stato italiano.

Per gli attivisti Anaan non può e non deve essere instradato in Israele perché:

“Come ampiamente documentato nelle carceri israeliane sarebbero violati i suoi più basilari diritti. abbiamo rapporti e resoconti di organizzazioni internazionali che attestano e certificano gli abusi che vengono portati avanti nelle carceri israeliane. Inoltre rischierebbe la vita, sono infatti decine quasi 40 i palestinesi da ottobre ad oggi morti nelle carceri israeliane. Sarebbe dunque inaudito e inumano per l’Italia andare a consegnare una persona direttamente alla morte nella peggiore delle ipotesi o nella migliore a torture e trattamenti degradanti e inumani