21 Marzo 2024 - 12:20:24

di Martina Colabianchi

Avevano approfittato dell’assenza, in quell’orario, degli operatori socio sanitari e della debolezza dei tre pazienti maschili presenti, per compiere una violenta rapina.

Protagoniste sei persone che (tre maggiorenni e tre minorenni), lo scorso 23 gennaio 2024 in piena notte, si erano introdotte all’interno dell’appartamento adibito a struttura socio sanitaria residenziale destinata ad ospitare soggetti maschili con disturbi psichiatrici in riabilitazione in carico al Centro di Salute Mentale dell’ASL di L’Aquila, che si trova al Progetto Case di Bazzano.

Per essi, a seguito di indagini della Squadra Mobile di L’Aquila coordinate dalla Procura Ordinaria della Repubblica di L’Aquila e dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, sono scattate le misure cautelari emesse dai competenti GIP dei due Tribunali, eseguite nelle prime ore di oggi, ed applicative del carcere per uno dei tre maggiorenni (un rumeno del 1997), della misura degli arresti domiciliari per gli altri due maggiorenni (un macedone ed un italiano entrambi del 2005) e della misura del collocamento in comunità per i tre minorenni (2 italiani rispettivamente del 2008 e del 2007 e un cubano del 2008).

Le indagini hanno permesso di ricostruire che, quella notte, circa alle 4, i 6 indagati hanno suonato ripetutamente al campanello dell’appartamento ospitante i tre pazienti vulnerabili ma in fase di riabilitazione. Dopo che uno di loro ha aperto la porta, i 6 indagati hanno fatto ingresso nell’immobile con violenza brandendo una spranga di ferro di circa mezzo metro mentre intimavano alle vittime di non muoversi e consegnare loro soldi, tabacchi e psicofarmaci.   

Inoltre, una volta appreso dalle vittime che i beni desiderati erano custoditi in una stanza degli operatori sanitari chiusa a chiave, hanno sfondato la relativa porta di ingresso spezzandone il telaio con spallate, calci e con la spranga di ferro riuscendo ad appropriarsi della somma complessiva di 1.481,00 euro, in parte dei singoli pazienti e in parte nella loro cassa comune che è stata forzata.

Gli indagati si sono appropriati, inoltre, di 6 confezioni di psicofarmaci destinati agli ospiti della struttura e di proprietà dell’ASL dell’Aquila, di una stecca di sigarette, dei documenti di identità degli stessi, nonché di due carte di credito.