21 Marzo 2024 - 18:07:56

di Tommaso Cotellessa

La Fiesa Assopanificatori Confesercenti sta sollecitando una maggiore trasparenza nella vendita del pane precotto, spesso importato dall’estero e commercializzato senza fornire sufficienti indicazioni sulla sua provenienza, causando danni significativi al settore. Questa problematica è particolarmente rilevante in regioni come l’Abruzzo e il Molise, dove vi è un forte impegno per un’alimentazione sana con una grande attenzione alla tipicità e alla tradizione.

Proporremo al Governo di lavorare su questa questione,” afferma Vinceslao Ruccolo, Presidente di Assopanificatori Abruzzo e Molise. “La Fiesa Assopanificatori Confesercenti mira a trovare una soluzione insieme, specialmente in vista della possibilità, che potrebbe essere introdotta con il Disegno di Legge sulle Semplificazioni, di venderlo senza imballaggio.”

Tuttavia, per la Fiesa Assopanificatori, separare semplicemente il pane precotto da quello fresco e specificarne la natura non è sufficiente. “Accanto alla natura del prodotto,” conclude Ruccolo, “dovrebbero essere indicati anche l’origine delle materie prime e il luogo di produzione.”

Questo Governo sta lavorando duramente per proteggere i prodotti Made in Italy,” afferma Gianfranco Fallucchi, Vice Presidente di Assopanificatori Abruzzo e Molise. “È per questo che siamo fiduciosi che terrà in considerazione le nostre richieste a difesa della produzione di pane artigianale.”

Assopanificatori Confesercenti sottolinea la necessità di valorizzare e promuovere il Pane Fresco, sostenendo i panificatori artigianali già sfidati dalle politiche di prezzo della grande distribuzione e gli interessi dei consumatori. “Per l’Associazione,” afferma Angelo Pellegrino, Direttore, “è anche necessaria un’azione informativa affinché i cittadini non abbiano difficoltà a distinguere tra il pane fresco italiano e quello precotto importato.”

Alla luce di queste preoccupazioni, è evidente che vi è un urgente bisogno di misure regolamentari che assicurino la trasparenza nel mercato del pane, salvaguardando sia i produttori artigianali che gli interessi dei consumatori.