23 Marzo 2024 - 12:07:18

di Martina Colabianchi

Il Gran Sasso si tinge di rosa naturalmente all’imbrunire, perché non presentare la nostra montagna con i colori naturali, questi sì unici al mondo?“.

Questa la proposta della Stazione Ornitologica Abruzzese che ha depositato ieri le osservazioni al cosiddetto “studio di incidenza ambientale“, presentato a supporto della proposta di illuminare il Corno Grande di rosa in occasione del Giro d’Italia.

L’iniziativa, come spiega la SOA, interesserebbe il cuore del parco nazionale in un periodo cruciale per la riproduzione e la migrazione della fauna quando, come reso noto da “pubblicazioni scientifiche a tutti i livelli“, l’illuminazione notturna è un fattore di disturbo quando proprio legge quadro dei parchi 394/1991 ne vieta espressamente qualsiasi forma.

Il cosiddetto studio depositato è assolutamente incongruo – scrivono-; basterà dire che gli autori affermano di essersi basati per realizzarlo sulle linee guida per la redazione degli studi della Regione del 2002 quando nel frattempo sono uscite le nuove linee guida nazionali del 2019 e a seguire quelle regionali del 2021 che hanno sostituito completamente quelle del 2002. Insomma, sono rimasti fermi a oltre venti anni fa….basterebbe per chiudere qui la questione!. Inoltre il documento ignora completamente i divieti fissati dalla legge regionale 12 del 2005 per contenere l’inquinamento luminoso. Tra questi, il divieto di illuminazione notturna per eventi pubblicitari“.

L’associazione ricorda, poi, un esempio virtuoso di rispetto nei confronti della natura all’interno di una competizione sportiva, chiedendo che per il Gran Sasso un simile atteggiamento:

“Ricordiamo che alla tappa del tour de France del 2023 al Puy de Dome fu vietato l’accesso al pubblico negli ultimi 4 km dall’arrivo proprio perché si era in un’area protetta. La tappa fu un enorme successo: da un lato gli organizzatori ne fecero un vanto per aver dimostrato il rispetto per la Natura, dall’altro le immagini dell’arrivo dei corridori in solitaria immersi nel silenzio fecero il giro del mondo. Questo un merlo esempio per capire quale deve essere l’approccio giusto”.

Perché incaponirsi in idee piuttosto artificiali e bislacche quando la Natura ci ha dato questa bellezza del tutto naturale?“, concludono.