25 Marzo 2024 - 18:09:16

di Martina Colabianchi

Reti di protezione tagliate di netto con le cesoie da parte di ignoti, e cinghiali che sono entrati attraverso i varchi nella carreggiata dell’autostrada A25, tra il casello di Magliano de’ Marsi e quello di Avezzano, provocando nei giorni scorsi ben due incidenti, con tre macchine coinvolte, per fortuna senza vittime ma con ingenti danni ai mezzi e con la morte degli animali selvatici.

È questo lo scenario che emerge dalla denuncia presentata al compartimento della Polizia stradale di Avezzano da parte di Strada dei Parchi, la società del gruppo industriale abruzzese Toto tornata a gestire dal primo gennaio scorso le autostrade abruzzesi e laziali A24-A25.

A firmare la denuncia contro ignoti i vertici della struttura di esercizio di Sdp: l’atto ha fatto scattare le indagini ma ha fatto anche emergere nuovamente l’emergenza sicurezza rappresentato dagli incidenti causati dagli attraversamenti degli animali selvatici, oltre ai cinghiali i cervi, conseguenza della inadeguatezza delle reti di recinzione: tutto ciò in un contesto in cui la presenza di animali non è certo sporadica considerando che l’infrastruttura attraversa in Abruzzo, per lunghi tratti, parchi e aree protette.

A tale proposito, è rimasto sostanzialmente al palo il progetto di Sdp concordato nel luglio del 2021 con l’ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per un investimento di 80 milioni di euro per la realizzazione di un primo lotto di 100 chilometri per nuove reti speciali a maglia differenziata alte oltre 2 metri, per prevenire le intrusioni da parte della fauna di ogni grandezza e specie.

Il progetto era stato avviato con un primo investimento di Strada dei Parchi di 1,3 milioni di euro (1,1 per lotto 0 + circa 200mila per progettazione intero tracciato) prima della revoca della concessione, e concluso per i primi 4 km durante la gestione Anas, nel tratto di A25 vicino Carrito. Nella denuncia, Strada dei parchi esprime la volontà “di procedere penalmente nei confronti del responsabile, qualora individuato, chiedendo pertanto la punizione per tutti quei reati ravvisabili per i fatti esposti e per ogni effetto di legge”.