25 Marzo 2024 - 16:43:50

di Martina Colabianchi

L’Abruzzo oscilla tra il tredicesimo e il quartultimo posto tra le regioni d’Italia classificate per le reti ospedaliere tempo-dipendenti (nello specifico cardiologia d’emergenza, ictus e emergenza-urgenza), ossia le strutture per patologie le cui conseguenze sulla vita sono strettamente determinate dagli interventi sanitari più repentini dall’insorgere dei sintomi.

Nello specifico l’Abruzzo, per quanto riguarda la rete cardiologica è al tredicesimo posto, dopo la provincia autonoma di Trento e prima della Basilicata. Per la rete ictus invece la regione è quintultima, tra Sicilia e Sardegna. Infine per la rete emergenza-urgenza, l’Abruzzo è al quartultimo posto, tra Sicilia e Valle d’Aosta.

È quanto emerge dalla terza “Indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo-dipendenti” dell’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. L’indagine, presentata oggi, è condotta nel 2023, analizzando i risultati del monitoraggio rispetto all’anno 2022.

La Regione Abruzzo, dunque, ha formalizzato le Reti Tempo-Dipendenti; tuttavia, non è stato approvato il Piano di Rete e relativo sistema di monitoraggio e indicatori specifici per valutare i meccanismi organizzativi delle Reti e non è stato previsto un finanziamento dedicato.

Sono stati formalizzati i principali Pdta (Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali) regionali da implementare nelle reti. La Regione ha integrato i percorsi delle Reti Td con le strutture territoriali previste dal DM 77/2022 per i cambiamenti di setting assistenziale.